La sindaca di Erice spiega, con una nota stampa, le motivazioni che hanno indotto la sua amministrazione comunale a non presentare – come hanno fatto altri Comuni, tra cui Trapani – richiesta di costituzione di parte civile nel processo nato dall’operazione Scrigno.
Richieste che, proprio ieri, sono state accolte dal gup presso il Tribunale di Palermo in sede di udienza preliminare, seppure limitatamente al reato di associazione mafiosa e non per gli altri reati contestati agli indagati.
“La scelta di non costituirsi parte civile in questa fase del procedimento innanzi al gup a Palermo è frutto di una cultura garantista – scrive Toscano – che sempre ha contraddistinto la nostra l’amministrazione comunale. Garantisti lo si è sempre o non lo sei è mai! Sarebbe stato facile, probabilmente, visto il coinvolgimento nella vicenda giudiziaria di esponenti dell’opposizione, costituirsi fin da subito parte civile nel processo. Ciò detto, quando e se ci sarà un rinvio a giudizio da parte del gup, dopo aver valutato i vari titoli di reato per i quali lo stesso emetterà il relativo decreto, il Comune di Erice provvederà a costituirsi parte civile nel corso della prima udienza dibattimentale, così come previsto dal Codice di procedura penale”.