Processo “Scrigno”, le decisioni del gup sugli indagati

Il gup presso il Tribunale di Palermo si è pronunciato oggi sulle richieste, presentate dai legali degli indagati, per i riti alternativi nell’ambito del processo nato dall’operazione “Scrigno” condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Trapani nel marzo 2019.

In tre avevano presentato proposta di patteggiamento: Filippo Tosto, Maria Stella Cardella e Leonardo Russo mentre hanno chiesto di essere processati con il rito abbreviato i fratelli Francesco e Pietro Virga, l’ex assessora comunale di Trapani Ivana Inferrera e il marito Ninni D’Aguanno, il presunto capo della famiglia mafiosa di Paceco Carmelo Salerno, il suo braccio destro Francesco Peralta, Michele Alcamo, Tommasa Di Genova e Mario Letizia.

L’abbreviato condizionato all’ascolto di alcuni testimoni era stato chiesto per Francesco Orlando (già condannato per mafia), il presunto capo della cellula mafiosa di Favignana Vito D’Angelo e per Pietro Cusenza che, dopo l’arresto, iniziò a collaborare con i pm palermitani raccontando anche della “promessa di pagamento” per oltre 50 mila euro di Paolo Ruggirello ai boss Virga e “per cui furono versati 20 mila euro”.
Nessuna richiesta di riti alternativi era stata avanzata, invece, dai legali dell’ex deputato all’Ars che resta detenuto a Santa Maria Capua Vetere dal giorno dell’arresto.

Oggi il gup non ha ammesso il rito abbreviato “condizionato” per Francesco Orlando, Pietro Cusenza e Vito D’Angelo: i primi due saranno processati con l’abbreviato “secco” mentre D’Angelo con il rito ordinario. Maria Stella Cardella e Filippo Tosto patteggeranno la condanna il prossimo 3 febbraio mentre gli altri indagati – Nino Buzzitta, Giuseppa Grignani, Marcello Pollara, Vito Gucciardi, Paolo Ruggirello, Luigi Manuguerra, Alessandro Manuguerra, Vito Mannina, Vito D’Angelo e Francesco Todaro – andranno a processo con il rito ordinario.