La procedura per l’esproprio del casolare in cui fu ucciso, il 19 maggio 1978, Peppino Impastato, a Cinisi, ha fatto un altro passo avanti. Il Dipartimento regionale dei Beni culturali ha, infatti, pubblicato il decreto del dirigente generale Sergio Alessandro con cui si dà esecuzione alla decisione del governo Musumeci di espropriare il casolare e il terreno rurale circostante.
Il provvedimento dà luogo alla dichiarazione di pubblica utilità per acquisire gli immobili che sono destinati a diventare luoghi della memoria, dedicati al giornalista assassinato dalla mafia, per promuoverne la più ampia valorizzazione e fruizione pubblica. La Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Palermo è stata incaricata di curare l’attuazione del piano di esproprio.
Proprio nel casolare Peppino Impastato, fondatore di Radio Aut, venne colpito alla testa prima di essere trasportato sui binari della vicina ferrovia per simulare che stesse preparando un attentato e fosse rimasto ucciso dalla carica di esplosivo.