TRAPANI. Una vera festa. Un pranzo di Natale anticipato e la gioia dei più piccoli nel riceve i doni da Babbo Natale. Un momento di gioia per i cittadini del quartiere Sant’Alberto quando ieri, presso la sala dell’omonima chiesa si sono riuniti.
Più di 300 perone bisognose del territorio hanno potuto mangiare insieme accettando l’invito dei volontari della parrocchia e dalle Vincenziano, la Nuova Sorgente onlus, l’Azione Cattolica parrocchiale, l’Apostolato della Preghiera e i catechisti.
“Una tradizione che va avanti da più di 10 anni – afferma il parroco di Sant’Alberto, Don Rino Rosati -, un pranzo che coinvolge tutte le famiglie che abitualmente vengono assistite dalla parrocchia e dalle associazioni e sotto Natale abbiamo il piacere di invitare per un momento di festa e unità”.
Il Comitato di Quartiere Sant’Alberto è intervenuto al pranzo portando doni per i ragazzi e i bambini presenti che verranno distribuiti da Babbo Natale. Oltre alle famiglie del quartiere, presenti anche gli ospiti della Casa Famiglia Domenico Amoroso e rappresentanti di alcune parrocchie della città dove sono presenti i Gruppi di Volontariato Vincenziano.
Un menù di tutto rispetto con antipasto all’italiana con prosciutto, salame, dei rotolini con mousse, bruschetta e olive. Come primo pasta fresca con ragù e parmigiano mentre come secondo lacerto con contorno di piselli e carote. Per concludere torte di tutti i tipi. Tutte le famiglie che hanno partecipato poi hanno ricevuto anche un panettone. Una grande festa che ha visto anche un gran numero di volontari che hanno servito i più bisognosi.
“La situazione nel quartiere è impegnativa – afferma Don Rino Rosati -, la povertà sta aumentando. Ci sono i poveri storici ma ci sono anche nuove povertà, gente che fino a poco tempo fa faceva l’operaio ed ora si trova in difficoltà. Prima magari riusciva a pagarsi le bollette e probabilmente anche la rata della macchina e poi, di punto in bianco, si è trovato disoccupato. Questo è un grande problema”.
I nuovi poveri crescono di numero giorno dopo giorno, la crisi economica ha lasciato uno strascico su tutti i fronti, anche probabilmente in un quartiere come quello di Sant’Alberto. Ma non sono solo queste le problematiche che emergono, Don Rino Rosati, parroco della chiesa più grande del quartiere, sottolinea “l’abbandono delle scuole è ancora una piaga. Non dobbiamo pensare alla povertà esclusivamente economica. Per esempio la povertà culturale, derivata dall’abbandono della scuola, è una cosa da non sottovalutare. Bisogna investire più sulle scuole evitando il pericolo che i figli possano replicare la povertà dei genitori. Noi – continua il prete – stiamo intervenendo giornalmente ed abbiamo anche creato una borsa di studio per quelle persone brave a scuola ma di una famiglia molto povera”.