Polemiche sul logo di Trapani Capitale italiana della Cultura 2021

Polemica per il logo per Trapani Capitale italiana della Cultura 2021.  La consigliera Francesca Trapani, con un lungo post su Facebook, afferma: «l’Amministrazione comunale lancia un contest, in realtà alquanto generico, per invitare i cittadini a dare un contributo finalizzato – riporto testualmente – “all’identificazione e alla descrizione di un bene materiale o immateriale che contraddistingue la città di Trapani”. Insomma, mi pare di intuire, un logo per la candidatura? E così, succede che a Trapani, da questa competizione virtuosa, esce vincitore il logo disegnato da Wrong Studio. Do una sbirciatina sul web e leggo “nucleo creativo dedito all’Arte della Comunicazione con sede a Milano”. Poco più giù, sempre nella stessa pagina web, leggo il cognome di un ragazzo che in questa azienda che fa il grafico e ha lo stesso cognome di un assessore ericino della giunta Tranchida, ora della giunta Toscano».

Insomma, sebbene la consigliera non entri in merito sul giudizio artistico del logo, sottolinea che le «è venuta una curiosità matta di vedere quante altre proposte sono pervenute, oltre a quella dello Studio milanese per cui lavora il figlio dell’assessore Mauro. Perché se non sono pervenute molte proposte, ci sono tre alternative: o a Trapani non ci sono grafici interessati, o il contest non era così chiaro ed univoco, o la richiesta non è stata resa pubblica in modo adeguato. Se invece ne sono pervenute tante altre, trovo meraviglioso che comunque sia stato un giovane talento del nostro territorio a spuntarla. E sono certa che chi l’ha scelto (ecco, a proposito… chi l’ha scelto?) all’omonimia non avrà neppure fatto caso».

Prendendo ispirazione dal rosone della Chiesa di Sant’Agostino, simbolo di Trapani, si è ideato un logo con un movimento dinamico di archi incrociati che simboleggiano l’interconnessione delle culture mediterranee in una armoniosa trama di visioni e tradizioni.

«La premessa della consigliera Trapani è assolutamente forviante – afferma il sindaco Giacomo Tranchida -, in tempi non sospetti avevo dichiarato che ci saremmo avvalsi dell’esperienza e dello zoccolo duro, che allora ci portò in finalissima, della candidatura di Erice, con tutto il comprensorio dell’agro ericino. Ora, come allora, abbiamo chiesto all’Ordine degli Architetti, che formalmente ha risposto, di darci ogni formale collaborazione e indicazione del gruppo di lavoro. Bisogna fare in un mese ciò che allora fu fatto in un anno. L’Ordine ci scrive che il concept e il progetto grafico del dossier è stato realizzato da Wrong Studio, composto anche da due giovani professionisti trapanesi. Il logo è stato valutato da me e dall’assessora d’Alì nella parte politica simbolo delle culture che sono approdate nella nostra terra lasciando testimonianza e tracce ancora visibili. Prima dell’ok definitivo mi sono consultato con il vescovo Pietro Maria Fragnelli visto che si tratta del rosone della Chiesa di Sant’Agostino e l’architetto Luigi Biondo, grande conoscitore della storia del rosone. Entrambi hanno apprezzato il logo e per questo è stato approvato».