L’Amministrazione comunale di Paceco ha deliberato “l’ampliamento temporaneo delle occupazioni di suolo pubblico di pertinenza delle attività commerciali, a seguito dell’emergenza Covid-19”, per favorire il rispetto delle disposizioni sul distanziamento e sugli ingressi contingentati necessarie alla prevenzione della diffusione della pandemia.
Il provvedimento, in via straordinaria e temporanea, consente agli esercizi di somministrazione alimenti e bevande, fino al 31 ottobre, l’occupazione di spazi pubblici davanti i rispettivi esercizi, o in assenza di idonei spazi antistanti, anche degli spazi adiacenti o nelle vicinanze degli stessi – ad esempio spazi pubblici e aree verdi posti dall’altra parte della strada – per la posa di tavolini, ombrelloni ed analoghe strutture, purché immediatamente rimovibili, che consentano di recuperare i posti inutilizzabili per i cittadini.
La delibera, tracciata dal sindaco Giuseppe Scarcella con il responsabile del IV Settore, Leonardo Pellegrino, insieme con il comandante della Polizia municipale, Giuseppe D’Alessandro, consente inoltre le semplificazioni delle procedure di concessione per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, “considerata – si legge nel documento – la necessità di introdurre in via eccezionale e transitoria un sistema operativo gestionale, in coerenza con il nuovo dettato normativo, in grado di semplificare la procedura amministrativa in essere e rispondere alle finalità socio-economiche della disposizione normativa nella sua immediata applicazione”.
L’Amministrazione ha disposto nella delibera che nell’intero territorio comunale di Paceco, alle attività di somministrazione di alimenti e bevande, possono occupare gli spazi pubblici antistanti i rispettivi esercizi, ovvero nelle immediate vicinanze, fino al 31 ottobre; sarà applicato un regime di semplificazione del procedimento di concessione per le occupazioni di suolo pubblico sino alla data del 31 ottobre.
Viene concessa la possibilità di posare tavolini per bar e ristoranti sulle aree di sosta ai fini di recuperare parte della capienza persa all’interno col “distanziamento sociale”; dispone tutte le attività e gli interventi necessari a dar corso, celermente, ai processi concessori di occupazione temporanea di suolo pubblico per la posa di tavolini, ombrelloni ed analoghe strutture di carattere temporaneo, immediatamente rimovibili, connessi all’esercizio dell’attività di somministrazione di cibi e bevande in bar, ristoranti, locali di intrattenimento e simili, per favorire il rispetto delle disposizioni sul distanziamento e sugli ingressi contingentati necessarie alla prevenzione della diffusione del COVID-19, fermo restando il divieto di infissione e ancoraggio al suolo, di opere di fondazione ovvero di manomissione delle pavimentazioni per una superficie occupabile non superiore al 100% della superficie lorda dell’attività;
Estende le occupazioni anche sul fronte di abitazioni private o immobili privati, a condizione della previa acquisizione dell’assenso scritto del proprietario dell’immobile, fermo restando l’obbligo di lasciare liberi gli accessi, sia pedonali che carrabili, agli edifici, per una profondità di almeno un metro e mezzo dalla facciata, nonché l’eventuale riduzione di superficie in caso di inizio attività da parte del locale limitrofo, garantendo che siano sempre disponibili corsie, con una larghezza di almeno 3,50 metri, per il transito dei mezzi di emergenza, nonché lo spazio necessario alla circolazione dei pedoni non inferiore a un metro e mezzo.
È stabilito che i titolari degli esercizi che si avvalgono delle disposizioni derogatorie previste nel provvedimento, assumano personalmente la responsabilità derivante dagli obblighi di manutenzione, pulizia e decoro dell’area; in caso di occupazione su strada non pedonale, sia necessario installare apposite delimitazioni a protezione del pubblico, mediante attrezzature quali fioriere, ecc. e non dovrà essere danneggiata la pavimentazione stradale.
Inoltre nella delibera si dispone che, in ogni caso, le occupazioni siano leggere e facilmente amovibili e immediatamente rimosse al fine di consentire l’agevole passaggio degli eventuali mezzi di soccorso e l’esecuzione di lavori urgenti; ordina, in caso di mancato rispetto degli obblighi conseguenti all’occupazione, nonché qualora dovessero emergere situazioni di criticità ovvero di pubblica incolumità e decoro urbano, l’immediata rimozione delle occupazioni.
“Restano in ogni caso vietati gli assembramenti, il cui verificarsi – dichiara il primo cittadino – comporterà, oltre all’applicazione delle sanzioni dettate dalla normativa in materia di prevenzione della diffusione del COVID19, l’immediata decadenza della concessione rilasciata, e restano integralmente applicabili le vigenti disposizioni in materia di contenimento dell’inquinamento acustico e le correlate attuali limitazioni in termini di orari e di decibel consentiti”.
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