È stato arrestato proprio ieri, 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, dai Carabinieri della Compagnia di Alcamo e della Stazione di Castellammare del Golfo, un uomo accusato di stalking, incendio e diffamazione nei confronti della ex compagna, residente a Castellammare del Golfo.
La vicenda è venuta alla luce la notte del 16 novembre, quando i militari dell’Arma sono stati chiamati ad intervenire per un incendio appiccato ad una Fiat Punto parcheggiata in strada, fiamme che si sono poi propagate anche ad un’abitazione vicina per cause che – fin da subito – non sono apparse accidentali.
Avviate immediatamente le attività di indagine, i Carabinieri hanno appurato che l’incendio aveva verosimile matrice dolosa e che il probabile autore del gesto poteva essere un partinicese di 34 anni che aveva, fino a poche settimane prima, intrattenuto una relazione sentimentale con la figlia del proprietario della vettura incendiata.
I sospetti dei Carabinieri sono stati confermati dalle immagini di videosorveglianza estrapolate da alcune telecamere presenti nelle zone vicine al luogo. Contestualmente sono stati ascoltati diversi testimoni che hanno contribuito a delineare il contesto di violenza e di intimidazione in cui la giovane era costretta a vivere da settimane.
Date le circostanze, i Carabinieri hanno attuavano immediatamente il protocollo di protezione denominato “codice rosso”, entrato in vigore con la recente legge n. 69/2019 e previsto nei casi di violenze commesse sulle donne.
Le indagini condotte dai Carabinieri hanno consentito di dimostrare come l’uomo, non solo si sia reso responsabile dell’incendio dell’auto utilizzata dalla donna ma abbia anche compiuto nei suoi confronti ripetute violenze, comportamenti vessatori, diffamatori e intimidatori a partire dal settembre di quest’anno, mese in cui è cessata la loro relazione sentimentale.
L’Autorità giudiziaria trapanese, concordando pienamente con le risultanze investigative acquisite dai Carabinieri, ha emesso nei confronti dell’uomo l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Partinico con l’applicazione del braccialetto elettronico.