Pallacanestro e disabilità: nasce il progetto “Un canestro per tutti”

TRAPANI. La pallacanestro al servizio della disabilità. Questo è l’ambizioso progetto dell’Associazione Solidalmente, della Pallacanestro Trapani e dell’Istituto Alberghiero “Ignazio e Vincenzo Florio” di Erice chiamato “Un canestro per tutti” e che verrà presentato ufficialmente venerdì pomeriggio alle 17.30 al Palazzetto dello Sport di Trapani.

Un progetto inclusivo che porta in primo piano l’importanza di lavorare di squadra, la forza di un gruppo misto che permetterà di favorire l’integrazione tra ragazzi normodotati e soggetti diversamente abili, grazie a uno sport che possa permettere di scoprire le potenzialità inespresse.

“Molteplici gli obiettivi del progetto – specifica la preside dell’Istituto Florio, Pina Mandina – tra i quali favorire il gioco di squadra dove disabili e non, giocano insieme, grazie al principio fondamentale dell’accettazione dell’altro, e dove l’attesa dell’altro è una regola. Un’iniziativa grazie alla quale si aiutano gli studenti a cogliere il senso, il valore e il piacere dell’aggregazione, la condivisione e la socializzazione tra alunni anche molto diversi fra loro nella mente e/o nel corpo”.

Le lezioni si svolgeranno dal 18 gennaio al 12 aprile con allenamenti settimanali e partita finale presso Pala Conad e vedranno protagonisti gli studenti interessati e i giocatori della Pallacanestro Trapani. Un’equipe apposita si occuperà del lavoro con i ragazzi e del supporto agli insegnanti, del rapporto con le famiglie e il contesto sociale di riferimento: al termine del progetto sarà realizzata una partita finale presso il “Palaconad” di Trapani, dove inclusione e integrazione saranno protagoniste dell’evento.

Destinatari del progetto sono gli studenti del 3° anno dell’Istituto Alberghiero (20 studenti di cui 10 diversamente abili e 10 normodotati).

“Per noi sarà una esperienza importante – afferma Claudio Carofiglio, responsabile del settore giovanile della Pallacanestro Trapani -, non ci sono obiettivi tecnici ma si tratta di integrare questi ragazzi nella società odierna. C’è orgoglio in questo progetto – continua Carofiglio -: è estremante raro trovare una squadra di pallacanestro di A2 che porta avanti un progetto del genere. Noi tecnici stiamo studiando tantissimo per dare il meglio e dobbiamo ringraziare le psicologhe e tutti i professori e professionisti che ci aiuteranno: sarà un bel lavoro di squadra”.