Osteria Sociale aperta anche oggi: ecco il menù di Natale per i poveri della città

TRAPANI. Continua senza sosta, anche il giorno di Natale, il lavoro della Saman con l’Osteria Sociale. Il servizio mensa per i più bisognosi, assicurato attraverso i ticket rilasciati dall’ufficio Servizi Sociali dal Comuni, si trova in Corso Piersanti Mattarella, in un locale confiscato alla mafia, e permette a sessantatré persone di avere un pasto giornaliero.

E proprio per oggi, il menù è particolare. Non poteva essere diversamente: non è la prima volta infatti, che, per le festività, Saman organizza un menù speciale ed oggi prevede lasagne al forno e polpettone farcito. Si chiuderà con panettoni e pandori in virtù della raccolta benefica avviata. Fino al 31 dicembre chiunque potrà infatti donare un dolce ai più bisognosi: basta recarsi all’Osteria e lasciare ai volontari il dono.

«Abbiamo tre persone che cucinano – racconta il presidente di Saman Sicilia – , Rosanna Ingrassia, Simonetta Schipa e Riccardo Solina, che non smetteremo mai di ringraziare abbastanza, che, al di là del concetto lavorativo, hanno abbracciato la filosofia di Saman e la funzione di solidarietà dell’Osteria Sociale».

Persone che non si fermano mai visto che l’Osteria è aperta tutti i giorni dell’anno, festività comprese. Ma loro non sono gli unici a lavorare in questo particolare “ristorante”: «Non possiamo inoltre non ringraziare la nostra volontaria Anna Maria Augliaro che è la coordinatrice della nostra osteria» racconta Gianni Di Malta. Inoltre, giornalmente un ragazzo della comunità lavora all’Osteria: un’occasione per creare un percorso riabilitativo.

I pasti vengono assicurati quotidianamente in tre turni, dalle 12 alle 14 e per poter usufruire del servizio occorre ricevere un buono pasto dai Servizi sociali. Possono beneficiare del pranzo all’Osteria sociale gli anziani residenti che abbiano superato l’età utile per il conseguimento della pensione sociale ed il cui reddito familiare è inferiore al livello minimo di sussistenza; i cittadini senza fissa dimora iscritti all’anagrafe del Comune; i residenti in condizione di disagio economico, il cui reddito familiare è inferiore a 3 mila euro, il limite per avere accesso al programma di contrasto alla povertà Sostegno Inclusione Attiva; gli immigrati residenti in possesso di regolare permesso o carta di soggiorno e che non usufruiscano di benefici o interventi assistenziali.