Attacco incrociato. L’Amministrazione comunale di Trapani si trova a doversi difendere dalla pioggia di critiche nate dopo l’ennesima rottura della condotta in via Libica che collega le pompe di adduzione dei reflui di via Marsala al depuratore consortile di Nubia. Quattro chilometri di tubazione che, però, ciclicamente esplode a causa della pressione. Insomma, un vero colabrodo come sottolinea la consigliera comunale Francesca Trapani e i coordinamenti comunali di Lega, Fratelli d’Italia, Diventerà Bellissima e Forza Italia.
“Ecco l’ennesima rottura di una parte della condotta fognaria – afferma la consigliera Francesca Trapani – , sulla quale questa amministrazione continua ad intervenire in via d’urgenza senza alcuna programmazione. A quante altre rotture dovremo ancora assistere prima che l’amministrazione programmi un intervento serio che determini una risoluzione definitiva del problema? C’è una progettazione in questa direzione? In due anni, nulla di tutto ciò è stato fatto e si continua a tirare avanti con delle riparazioni che servono a rattoppare di volta in volta il problema contingente, ma mai in modo veramente efficace. Un problema gravissimo, se consideriamo tra l’altro che molto spesso interessa uno dei tratti più belli del nostro paesaggio, che è quello delle saline”.
I coordinamenti comunali di Lega, Fratelli d’Italia, Diventerà Bellissima e Forza Italia, invece, dichiarano che “in due anni dal suo insediamento, il sindaco Tranchida è stato impegnato con l’ordinaria amministrazione, e quando le cose non andavano per il verso giusto, scaricando ogni responsabilità sempre su precedenti gestioni ovvero su altri enti locali (vedi Regione e Provincia) con il risultato che nulla è stato pianificato per risolvere annose problematiche rispetto al passato”.
Ninni Romano, assessore all’Ecologia del Comune di Trapani, replica affermando che queste critiche, inerenti alla condotta, sono come “sparare sulla Croce Rossa. Siamo pienamente consapevoli del grave problema che purtroppo abbiamo eredito. Abbiamo già stanziato 200 mila euro per l’attivazione e ripristino della condotta d’emergenza che viaggia parallela. Questo ci consentirà di dimezzare la pressione nelle tubazioni e pensiamo, così, di risolvere definitivamente un annoso problema della città. A breve approveremo il Bilancio di previsione 2020 e subito dopo effettueremo una gara per far iniziare celermente i lavori. Più di questo, realmente, non possiamo fare”.
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