Una truffa su contributi destinati alla Agricoltura, per un importo complessivo di circa 1,7 milioni di euro, è stata scoperta dai militari dalla Tenenza della Guardia di Finanza di
Castelvetrano.
Le indagini hanno preso le mosse dalla segnalazione di un cittadino della
Valle del Belìce che aveva deciso di riavviare la sua impresa agricola. Quando ha presentato le istanze per l’ottenimento di fondi europei, però, ha scoperto con stupore che alcuni suoi terreni erano già condotti da altra ditta a lui sconosciuta.
L’input investigativo fornito dall’agricoltore ha consentito di individuare un primo caso di
frode, a partire dal quale è stata sviluppata un’analisi a più ampio raggio che ha permesso di individuare numerosi altri soggetti che, per ottenere indebitamente i contributi, hanno trasmesso all’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura atti falsi e attestazioni mendaci circa la titolarità del diritto di proprietà o altri diritti reali su terreni agricoli.
I finanzieri hanno individuato migliaia di particelle catastali, alcune corrispondenti ad aree demaniali, parcheggi di ospedali, strade e appezzamenti incolti, sulle quali sono stati fatti risultare impiantati fantomatici vigneti o altre coltivazioni.
In alcuni casi sono stati riscontrati contratti di comodato d’uso gratuito di terreni, stipulati tra il 2013 e il 2018, aventi quali danti causa persone defunte o persone
giuridiche estinte già dal 1990. In molti casi la truffa è stata realizzata da finti “giovani agricoltori” ed è stata finalizzata, non solo a ottenere direttamente i contributi ma anche i
cosiddetti “titoli” riconosciuti agli agricoltori in misura proporzionale all’estensione dei terreni dichiarati come ceduti.
Questi titoli, una volta ottenuti fraudolentemente dai truffatori,potevano essere piazzati sul mercato grazie anche ad apposite piattaforme on line, come avviene per gli strumenti finanziari nel mercato borsistico. Ad acquistarli erano solitamente agricoltori di altre regioni d’Italia.
Nel complesso i fascicoli aziendali falsi, riguardanti terreni per oltre 6.000 ettari, hanno consentito di ottenere fraudolentemente titoli per un valore economico complessivo di 720
mila euro e contributi per un importo complessivo di circa 1,7 milioni di euro. Ad essere denunciate all’Autorità giudiziaria sono state 36 persone,
titolari di ditte individuali o rappresentanti legali di società, a cui vengono contestati i reati di
falso e di plurime truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Previo nulla osta delle Procure della Repubblica competenti, sono state anche effettuate segnalazioni all’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura per bloccare i pagamenti e recuperare le somme indebitamente già percepite dai responsabili.