Operazione “Scrigno”: il 20 dicembre decisione su rinvio a giudizio di Paolo Ruggirello e altri indagati

Sarà il gup di Palermo Filippo Serio a decidere – prima udienza il prossimo 20 dicembre – sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal procuratore aggiunto Paolo Guido e dai pm Gianluca De Leo e Claudio Camilleri della Dda di Palermo per i soggetti coinvolti nell’operazione “Scrigno” dei Carabinieri di Trapani.

La gran parte di loro – tra cui l’ex deputato regionale Paolo Ruggirello – furono arrestati nel blitz scattato lo scorso mese di marzo.
Questi i nomi di tutti gli indagati per i quali è stato chiesto il processo: i fratelli Francesco e Pietro Virga, Francesco Orlando, l’ex parlamentare Paolo Ruggirello, Michele Alcamo, Antonino Buzzitta, Maria Stella Cardella, Pietro Cusenza, Antonino (detto Ninni) D’Aguanno, Vito D’Angelo, Tommasa Di Genova, Vincenzo Ferrara, Giuseppa Grignani, Vito Gucciardo, Jacob Stelica, l’ex assessora comunale di Trapani Ivana Inferrera, Mario Letizia, Michele Martines, Francesco Paolo Peralta, Giuseppe Piccione, Marcello Pollari, Francesco e Leonardo Russo, Carmelo Salerno, Filippo Tosto, l’ex consigliere comunale e provinciale Vito Mannina, Luigi e Alessandro Manuguerra (attualmente consigliere comunale di Erice), padre e figlio, l’ex sindaco di Calatafimi Francesco Todaro, docente all’Istituto Alberghiero di Erice e braccio destro di Ruggirello.

L’indagine – che ha permesso di disarticolare le famiglie mafiose di Trapani, Paceco e Marsala e scoprire una “cellula” sull’isola di Favignana, riguarda il rapporto tra mafia e politici e descrive dinamiche elettorali, documentando promesse e denaro versato a mafiosi per ottenere il loro sostegno. Importanti, in tal senso, le dichiarazioni rese ai magistrati da Pietro Cusenza, uno degli arrestati nel blitz.