Foto: Giornale di Sicilia
Non è stata strangolata, come si era detto in un primo momento, ma uccisa con sette coltellate, di cui due mortali che hanno colpito cuore e polmoni, Rosalia La Gumina, la donna di 48 anni trovata morta, venerdì scorso a Castelvetrano nella sua abitazione insieme al marito Luigi Damiani, di 60 anni. I corpi erano in una stanza da letto della loro casa di via Alcide De Gasperi.
Questo l’esito dell’autopsia disposta dalla Procura della Repubblica di Marsala ed eseguita sulle salme presso l’obitorio del Cimitero di Castelvetrano. L’uomo poi si è ucciso gettandosi sul coltello che aveva bloccato ad un braccio della moglie, ormai priva di vita.
Aurora, la figlia della coppia che viveva una atmosfera di tensione perché si stava separando, ha scritto un messaggio su Facebook: “Mio padre in quel momento si è trasformato in un mostro, non lo era mai stato prima e proprio per questo motivo non pensavamo che potesse accadere una tragedia del genere”.
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