Ombra e la vicenda giudiziaria Airgest: “Pronto a passo indietro, non ci sto al gioco al massacro”

“Vorremmo capire qual è la posizione della Regione Siciliana e se il presidente Musumeci intende costituirsi parte civile”. Lo avevano chiesto, lo scorso 21 ottobre, i deputati regionali del Movimento 5 Stelle all’Ars, Valentina Palmeri e Sergio Tancredi, a proposito dell’inchiesta giudiziaria della Procura della Repubblica di Trapani, che riguarda i vertici dell’Airgest, con la richiesta di rinvio a giudizio – sulla quale il giudice dovrà pronunciarsi il prossimo 20 novembre – di alcuni componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio sindacale di Airgest, dei direttori, dei presidenti e vice presidenti pro tempore della società di gestione del “Vincenzo Florio” di Trapani per i periodi di propria competenza.

Oggi arriva il commento del presidente di Airgest Salvatore Ombra, affidato alla sua pagina Facebook: “Ricorderete scrive – che lo scorso gennaio, io, unitamente ai precedenti amministratori di Airgest, siamo stati destinatari di un grottesco avviso di garanzia, scaturito – pensate un po’ – da un esposto del Movimento 5 Stelle, con l’accusa di malversazione e falso in bilancio nell’ambito della gestione del co-marketing che come noto ha permesso in passato a Ryanair i collegamenti con il nostro scalo. L’ho appreso dalla stampa prima ancora che mi venisse ufficialmente notificato – ma ormai non stupisce più neanche questo, e non per i giornalisti che rispetto e che fanno il loro lavoro, ma per chi le notizie le fornisce con ‘eccessiva’ solerzia prima ancora che i diretti interessati ne possano prendere visione – e sono rimasto tanto basito quanto sereno per l’incongruità e l’infondatezza delle contestazioni che ci sono state mosse”.

“In sostanza – prosegue Ombra – veniamo accusati per avere svolto un atto, quasi dovuto, a favore e non contro l’aeroporto, ed il territorio tutto, che avrebbero, semmai, ricevuto un sensibile nocumento dalle conseguenze negative che sarebbero scaturite da un eventuale inadempimento. Giusto per essere chiari, non c’è stato nessun tipo di utilizzo distorto o dubbio di denaro pubblico, per essere ancora più chiari non sono stati acquistati fumetti, borse o viaggi per amici e parenti. Si è trattato solo di un fatto meramente tecnico di imputazione di poste in bilancio”.

“Piuttosto – commenta il presidente di Airgest – i soldi pubblici in questo caso sono stati impropriamente utilizzati, ed uso un eufemismo, per la inutile pletora di indagini e perizie che sono state svolte a compendio di questa vicenda. Sia io che gli altri destinatari del provvedimento, nella fattispecie in atto potremmo essere tacciati di eccessiva solerzia, di avere forzato la mano nell’interesse dell’operatività dell’aeroporto ma non certo di disonestà che, come già dimostrato in altre circostanze del mio precedente mandato, non fa parte assolutamente del mio modo quotidiano di operare. Il processo si accinge a muovere i primi passi e sono io il primo ad auspicarne un rapido svolgimento affinché si faccia quanto prima chiarezza”. 

Ombra si dice stupito e amareggiato nell’apprendere che “il Movimento 5 Stelle, nelle stesse persone che in quarta commissione hanno pubblicamente rivolto un plauso all’attività da me finora svolta, stanno sollecitando vibratamene la costituzione di parte civile dell’amministrazione regionale Rimango basito. Ancora una volta nella nostra politica regna sovrana l’incoerenza e la contraddizione, basta che si “urli” e si inneggi al populismo ed al giustizialismo a tutti i costi, ancorché vittime di un sistema sin troppo lento e spesso – sicuramente in questo caso – in totale assenza di presupposti giuridici”.

“Oltre ad essere sicuro della trasparenza delle mie azioni e di quelle dei miei compagni di sventura – dice Salvatore Ombra – sono assolutamente certo e rispettoso dell’operato della magistratura che farà correttamente luce sulla vicenda. So di avere la piena fiducia del Presidente della Regione che, appena qualche giorno fa, in occasione di un convegno tenutosi a Comiso sugli investimenti sui piccoli aeroporti, mi ha ancora una volta espresso pieno apprezzamento e soddisfazione e a lui rimetterò la decisione più opportuna. Però non vi nascondo che non ci sto. Non ci sto a questo gioco al massacro. Ancora una volta ho la percezione che, in questa terra, chi lavora a schiena dritta nell’esclusivo interesse comune vada fermato, come se ci fosse la volontà di frenare qualsiasi positivo cambiamento di rotta. E piu il consenso è forte e crescente piu questo timore grigio aleggia”.

Ombra si dice pronto – a fronte del suo impegno nell’aeroporto – a fare un vibrante e rumoroso passo indietro se dovessi percepire che questo non è pericolosamente ritenuto funzionale a progetti che, naturalmente, sfuggono all’occhio comune e da cui non intendo finire schiacciato. Nulla mi impedirà di valutare altre strade e opportunità che mi vengono e verranno proposte ma, certamente, non consentirò di essere il bersaglio del tiro al piccione del momento. E lo dico con la mia consueta irruenza di guerriero coraggioso che crede nei valori piu puri ma che non accetta incongruenze e speculazioni. E sento di dirlo a me stesso ma, soprattutto, a tutti voi”.