“Offese reputazione di un veterinario”, Enrico Rizzi citato a giudizio dalla Procura di Trapani

Il presidente del Noita onlus Enrico Rizzi è stato raggiunto da un decreto di citazione diretta a giudizio emesso dalla Procura di Trapani per l’ipotesi di reato di diffamazione “a mezzo stampa” nei confronti di un veterinario. L’animalista trapanese, a seguito del ritrovamento di un cane bruciato a Custonaci, prima con un post e poi nel corso di una trasmissione su un’emittente radiofonica provinciale, avrebbe pronunciato frasi offensive nei confronti del medico.

I fatti risalgono all’aprile 2018, quando la carcassa bruciata del cane di quartiere Lulù, era stata ritrovata in contrada Sciavanìa a Custonaci. Durante un colloquio telefonico registrato tra un cittadino e il veterinario quest’ultimo avrebbe rimproverato all’uomo – che è anche collaboratore di una testata online del Trapanese – di aver interessato Rizzi della vicenda. Da qui i commenti del presidente del Noita nei suoi confronti, giudicati lesivi della reputazione del professionista.

L’udienza davanti al giudice monocratico è stata fissata per il 7 febbraio 2020. “Questo rinvio a giudizio – ha commentato Enrico Rizzi – non mi preoccupa minimamente, anzi sono felice di averlo ricevuto. In Tribunale porterò l’audio della telefonata, proprio a dimostrazione che le mie forti critiche sono state e sono tuttora del tutto legittime per il gravissimo atteggiamento tenuto dal sanitario”. Il presidente del Noita onlus ha anche reso noto che, con i suoi legali, sta “valutando una denuncia per il reato di calunnia nei confronti del veterinario”.