Dopo gli articoli, tra cui il nostro, che rilanciavano l’appello di Cristina Angelo, la mamma di Giovanni Biondo, il 21enne morto in un incidente sul lavoro a Custonaci, qualcuno si è mosso per aiutare questa famiglia provata dal dolore e in difficoltà economiche. La vicenda era stata ripresa, nei giorni scorsi, anche da testate nazionali.
La donna, infatti, ha ricevuto un’offerta di lavoro a Custonaci dove vive con il marito e due figli. La notizia le è stata data dall’Ufficio di collocamento di Trapani e la 40enne comincerà a lavorare dalla prossima settimana.
Un’altra sorpresa Cristina Angelo, che ha il marito e l’altro figlio entrambi disoccupati, l’ha ricevuta quando si è recata alla Posta: sul suo conto un anonimo benefattore aveva depositato 800 euro.
La donna ha espresso il desiderio che il figlio Giovanni, che si arrangiava con lavori saltuari come quello che gli è costato la vita, per non pesare sulla famiglia, “anche con un gesto simbolico, un monumento in paese che avesse la forma della Sicilia, la nostra terra che lui amava tantissimo. Pochi giorni prima di morire – racconta Cristina Angelo ad Avvenire – aveva trovato una pietra a forma di Sicilia, che aveva inserito in un muretto che stava costruendo. Anche quella pietra lo ricorderà per sempre”.
Intanto, con l’autorizzazione dell’amministrazione comunale di Custonaci, alcuni amici del giovane hanno deciso di ricordarlo con una fiaccolata in programma il prossimo 7 febbraio, ad un mese esatto dalla sua morte, a cui seguirà un momento di riflessione sul dramma delle morti sul lavoro.
“Vogliamo porre l’attenzione sulla cultura della sicurezza e della prevenzione – spiega il sindaco Giuseppe Morfino – in un territorio come il nostro che è, da tempo, in una gravissima crisi. Il settore delle cave di marmo, secondo in Italia dopo Carrara, ha perso in tre anni oltre mille occupati. Anche l’edilizia è in crisi e questo non favorisce certamente l’occupazione dei nostri giovani”.
Anche il Comune si sta attivando, rispondendo all’appello di mamma Cristina, per provare a trovare un’occupazione anche al padre – che è un pizzaiolo – e al fratello di Giovanni.
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