Da alcuni giorni, ormai, l’Italia, unita contro il Covid19, alle 18 si affaccia a finestre e balconi e si fa direttrice del più grande e variegato concerto mai visto. Questa è la nostra reazione contro questo virus, che da giorni ci tiene chiusi in casa, privandoci della nostra quotidianità e della nostra libertà di uscire, incontrarci, abbracciarci.
Ed è proprio oggi, che dalle 18 in poi, affacciata dalla mia finestra ascoltavo la playlist del mio vicino. Dai successi di Sanremo 2020, fino ai classici evergreen come “Ma il cielo è sempre più blu” di Rino Gaetano, “L’italiano” di Cutugno e “Azzurro” del molleggiato.
Infine, a chiudere il concerto casalingo, è stata la coppia rock degli anni Novanta, Nannini-Bennato con “Un’estate italiana”.
“Ah beh, Italia 90 che ricordi” ha esclamato mia madre, e io, nata nel 1997, ho cercato queste “notti magiche”, per capire il motivo di quella affermazione.
L’Italia è patria della fede calcistica ed il fatto che la Fifa la scelse già nel 1984 come nazione ospitante dei Mondiali creò un seguito sensazionale, facendo crescere ancora di più, se possibile, l’amore per il pallone da parte degli Italiani.
L’8 giugno 1990 tutto si tinge di blu qui in Italia. I tifosi non si perdono un passaggio, Schillaci fa il suo debutto e diventa il giocatore di punta della formazione italiana, tutta l’Italia si ferma e canta quel ritornello che dice “Notti magiche, inseguendo un gol” che da sigla ufficiale dei Mondiali si tramuta nella sigla degli anni Novanta.
Io ho capito che, anche se c’è poca magia in queste notti di quarantena, l’Italia è di nuovo unita, come stesse guardando i Mondiali, solo che in questi giorni non si festeggiano i gol degli azzurri, ma si attendono le notizie positive contro il Covid19.
Si canta insieme, si dona agli ospedali, ci si abbraccia virtualmente tramite foto sui social, si ride, si piange… ma soprattutto il sabato si fa la pizza in casa!
Questa volta non ci accontenteremo del terzo posto, come ai Mondiali del Novanta questa volta noi Italiani, uniti, usciremo da questa prova alzando la coppa dei vincitori, esclamando “Ce l’abbiamo fatta!”.
“E negli occhi tuoi voglia di vincere […] un’avventura in più”.