È stata ridotta, in appello, la condanna per don Sergio Librizzi, l’ex direttore della Caritas di Trapani che, nella qualità di componenti della Commissione per il riconoscimento dello status di richiedente asilo, era stato accusato di avere ottenuto prestazioni sessuali dai migranti in cambio di favori per ottenere il permesso di soggiorno.
Come riporta un lancio AGI a firma di Marco Bova, la prima sezione della Corte d’Appello di Palermo, presieduta dalla giudice Adriana Piras, ha condannato Librizzi a sei anni, due mesi e venti giorni di reclusione, riqualificando il reato in induzione alla corruzione, come indicato dalla Corte di Cassazione che aveva annullato la precedente sentenza di condanna.
In primo grado il sacerdote era stato condannato dal gup di Trapani a nove anni di reclusione per concussione e violenza sessuale, poi confermata anche dalla Corte d’Appello di Palermo. La sentenza, nel dicembre 2017, era stata annullata dalla Cassazione con rinvio degli atti ai giudici palermitani che oggi hanno ridotto la pena, assolvendo don Librizzi da un lungo elenco di episodi di violenza sessuale.