Nino Via, dodici anni fa l’omicidio che cambiò Trapani

TRAPANI. Sono trascorsi 12 anni dall’omicidio di Nino Via. Dodici anni sono passati da quella decisione improvvisa e coraggiosa, da quel suo gesto di altruismo che gli costò la vita. Vale la pena riavvolgere il nastro.

É la sera del 5 gennaio del 2007 e Antonino, ventidue anni, Nino per gli amici, terminata la sua giornata lavorativa ai magazzini Gea di via Orti, sta per salire in macchina per fare rientro a casa. Qualcosa, però, attira la sua attenzione, qualcosa non va. Si accorge che un suo collega, che ha con sé l’incasso di giornata, è vittima di un tentativo di rapina. Senza pensarci neppure un istante Nino si precipita in suo soccorso. Accade tutto in un istante: il rapinatore fa fuoco e quell’episodio finisce in tragedia.

Da quel drammatico 5 gennaio Nino Via è diventato l’eroe di Trapani. È diventato un esempio da seguire per tanti giovani. La sua memoria sta sbiadendo, sicuramente non a causa della famiglia o di chi gli ha voluto veramente bene.

Alla sua memoria sono stati assegnati numerosi riconoscimenti. La Medaglia d’oro al valor civile alla memoria conferitagli dal presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano (Roma giugno 2007); la Medaglia d’oro per atti di eroismo conferitagli dalla Fondazione Carnegie (Roma 1 dicembre 2007); il diploma di benemerito dall’Istituto tecnico industriale Leonardo Da Vinci di Trapani; è stato iscritto nell’albo d’oro delle persone illustri (Trapani 1 Aprile 2009); l’amministrazione comunale gli ha dedicato il Largo Antonino Via; nell’aprile del 2009 gli è stata intitolata l’aula magna dell’istituto tecnico industriale, dove ha conseguito il diploma.

Nel 2012 la famiglia, assieme ad un gruppo di amici, per mantenerne vivo il suo ricordo fonda l’associazione di promozione sociale e culturale “Antonino Via Eroe contemporaneo”, presieduta dalla sorella Stefania.

Nino Via, inoltre, ha avuto dedicato, dal Comune di Trapani, un centro sociale che si trova nel quartiere Sant’Alberto. Quei locali, però, non sono mai stati aperti al pubblico. Due anni fa la famiglia Via non partecipò ad alcuna iniziativa di commemorazione organizzata dal Comune di Trapani. L’anno scorso, però, la situazione sembrava cambiare, con il l’amministrazione comunale che tendeva nuovamente la mano verso i famigliari di Antonino Via.

Ora non resta che aprire definitivamente il Centro, a destinazione primaria sarà quella di un ufficio comunale (Centro per l’impiego). Inoltre è stata anche ipotizzata la possibilità di dedicare altri locali del centro verso tutte quelle associazioni di quartiere o di cittadini.

Francesco Tarantino

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