Nino Oddo rilancia l’unione tra Trapani ed Erice: “Covid e DPCM ci facciano riflettere”

Nino Oddo non ci sta è riporta al centro dell’attenzione l’annoso problema dei confini tra Trapani ed Erice. La riflessione, questa volta, nasce dal fatto che la Sicilia si trova in “zona arancione”, che limita quindi i cittadini a passare da un comune ad un altro.

“L’emergenza Covid e le disposizioni del governo tese a limitare l’espandersi della pandemia hanno nuovamente evidenziato, se ce ne fosse ancora bisogno, la ridicola situazione dei confini fra Trapani ed Erice” afferma il vicesegretario nazionale del Partito Socialista Italiano.

“Il povero e incolpevole Prefetto, ci ha messo un pannicello caldo”. La Prefettura, infatti, ha stabilito che è consentito il passaggio tra Trapani ed Erice senza autocertificazione, in deroga al DPCM, vista la particolare conformazione cittadina.

“L’antistorica amputazione della città di Trapani – continua Nino Oddo – , privata di circa un terzo dei suoi abitanti rasenta questa volta il ridicolo. Famiglie ed abitazioni divise, luoghi di lavoro, attività commerciali, financo servizi sanitari e cimiteriali ubicati all’interno dello stesso perimetro urbano ma oltre il “muro di Berlino” eretto dalla cecità di una classe politica, oggi come ieri, miope ed inadeguata”.

“Che oggi si straccia le vesti per l’autonomia di Misiliscemi, che geograficamente si trova distante dalla città di Trapani, divisi pure dalla presenza di un comune intermedio – continua l’ex deputato regionale – ma che non muove un dito per porre fine all’aberrazione di una città nella quale la testa è separata dalle gambe, condannando Trapani a città sempre più marginale dal punto di vista socioeconomico. Mi auguro che la forzata clausura imposta dal Covid induca i miei concittadini a riflettere e ad avere un sussulto di orgoglio. L’orgoglio di appartenere ad una grande città”.

Nel 2017, col senatore Antonio d’Alì, Nino Oddo diede vita a una coalizione alle amministrative di Trapani ed Erice, caratterizzata dalla proposta politica della “Grande Citta”. Intanto con l’eliminazione della divisione fra Trapani e Casa Santa, ma all’interno di in progetto più ampio che comprendeva Paceco e Valderice.