I cittadini di Trapani pagano una TARI ancora tra le più alte d’Italia. La città passa da essere il capoluogo con la TARI più cara d’Italia nel 2018 (con la media di 571euro a famiglia) ad essere la terza (475 euro di media) dietro a Catania e Cagliari.
I dati emergono dalla rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe della onlus Cittadinanzattiva, l’indagine sui costi sostenuti dai cittadini per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia italiani.
Un dato, però, dà speranza ai Trapanesi: la città risulta essere quella dove, rispetto allo scorso anno, la tassa ha subito la maggiore riduzione con un -16,8 per cento, pari a 96 euro in meno in medio per la famiglia tipo.
“È quello che abbiamo potuto fare – afferma l’assessore comunale Ninni Romano – . In un anno e mezzo abbiamo rivoluzionato il sistema della raccolta differenziata spingendo sul porta a porta. Grazie a questo abbiamo raggiunto più del 65% di raccolta differenziata. Abbiamo dato ai cittadini maggiori strumenti per poter differenziare ancora di più come per esempio le compostiere”.
È previsto uno sconto di 100 euro per chi utilizza le compostiere domestiche. Ma in futuro arriveranno anche altre tipologie di agevolazione per aumentare la percentuale della differenziata e, quindi, pagare una TARI inferiore.
“Installeremo quelle che comunemente vengono chiamate casette dell’acqua – spiega Romano – l’utente inserisce le bottiglie di plastica da riciclare e avrà in cambio acqua fresca naturale o frizzante”.
Questo potrebbe essere un assist verso una soluzione plastic free. “Vorremmo ridurre al minino l’utilizzo della plastica non riciclabile – conclude l’assessore – e proviamo ad incentivare la differenziata”.
Ma tanti sono ancora i problemi: il centro storico tra tutti. “Stiamo studiando nuove soluzioni. Abbiamo un’infinita di mastelli che spesso e volentieri non sono all’interno delle attività per problemi di spazio o di igiene. Stiamo studiando e valutando delle soluzioni alternative”.
Ma il problema principale, purtroppo, rimane l’evasione. Questa tassa si autoalimenta: i Comuni possono ripianare solo con la stessa TARI. Significa che più evasione c’è, più pagano i cittadini. “Purtroppo l’evasione c’è ed è anche parecchio – dice l’assessore all’ecologia del Comune di Trapani – , se riuscissimo a recuperare l’evasione si potrebbe ridurre ulteriormente di qualche decina di euro la tassa per singola famiglia”.