“Mozione antifascista”, Rallo e Bica presentano ricorso al CGA

Arredo urbano “antifascista” del Comune di Trapani: continua lo scontro tra i due esponenti di Fratelli d’Italia, Michele Rallo e Giuseppe Bica, e il Comune di Trapani continua. Il TAR lo scorso settembre ha dichiarato che la mozione antifascista è legittima ma i due della destra storica non ci stanno e annunciano il ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa.
«Come a suo tempo preannunciato – scrivono Rallo e Bica -, l’avvocato Augusto Sinagra ha recapitato al CGA il ricorso in appello contro l’ordinanza con cui il TAR di Palermo aveva nei giorni scorsi respinto la richiesta di sospensione cautelare dell’esecuzione del provvedimento con cui il Comune di Trapani aveva respinto una richiesta di concessione di suolo pubblico senza la sottoscrizione della prevista dichiarazione di “antifascismo”».

La richiesta era stata studiata: un pretesto per “smontare” una parte del regolamento sull’arredo urbano che, nello scorso marzo, ha visto modifiche importanti non condivise da tutta l’aula.
«Si tratta di una ordinanza relativa al singolo episodio – scrivono ancora Bica e Rallo – , e non di una sentenza sullo specifico ricorso presentato dai due esponenti al TAR e tutt’ora pendente. Nell’appello adesso presentato, l’avv. Sinagra contesta che il TAR non abbia fornito alcuna risposta al quesito rivoltogli, giacché l’ordinanza in questione “non affronta la valutazione della sussistenza o meno del pregiudizio grave e irreparabile ai fini della concessione della richiesta misura cautelare”».
Per l’amministrazione, l’assessore Dario Safina fa sapere di «non essere preoccupato, confidiamo che il CGA confermi la sentenza del TAR di primo grado perché coerente da quanto espresso da altre sezioni. Ancora una volta – continua Safina che da consigliere è stato promotore della mozione – questa destra non si dimostra moderna come avrebbe bisogno il nostro paese ma è una destra nostalgica e ormai superata e sconfitta dalla storia».