“Colgo al balzo la palla lanciata dal devoto consigliere Gianformaggio, e da cittadino trapanese, nato e cresciuto in questa bellissima terra ricca di tradizioni, nonché da rappresentante della città, ritengo ed auspico che il provvedimento emesso dall’autorità di p.s. in merito al divieto della c.d. “Girata” dei misteri, possa essere rivisto. Naturalmente ho massimo rispetto per il lavoro delle autorità e credo che esigenze di legalità e sicurezza giammai debbano essere sacrificate per motivazioni pretestuose. È vero che in taluni contesti (vedasi quanto accaduto in Campania, terra dilaniata dalla camorra) le tradizionali processioni si siano talvolta prestate a servilismi ed “inchini” nei confronti di boss e malviventi, cosa giammai accettabile per tutti i cittadini-devoti alla nostra secolare processione. Un diniego assoluto della “girata” appare dilaniare ancora di più una processione già mutilata per via dell’assenza degli incappucciati (che ricordo a me stesso non destare problemi di alcun tipo in città come Bari). Di questo passo rischieremmo di svuotare di ogni folklore il rito dei Misteri. Non è mio intento criticare inopportunamente il lavoro svolto dalle nostre autorità di pubblica sicurezza e per questo inviterei quest’ultime, unitamente all’unione maestranze, a rendere il gesto della c.d. “Girata” un po’ più trasparente, comunicando, per esempio, in anticipo alle autorità competenti i luoghi ed i beneficiari delle stesse. Così potrebbero continuare a coesistere, tradizione, devozione, legalità e ordine pubblico. Per noi e per la nostra amata città e la nostra antichissima processione della settimana santa”. Con queste parole il Consigliere comunale Giuseppe Lipari esprime il proprio pensiero sulla decisione riguardo le “girate”.