Minoranza chiede le dimissioni del sindaco Tranchida

Una voce fuori dal coro ma non solo. Chiara Cavallino e Gaspare Gianformaggio, consiglieri del “Gruppo Misto 2”, hanno chiesto le dimissioni del sindaco Giacomo Tranchida durante la trattazione del Bilancio Consuntivo 2018 del Comune di Trapani.

“Siamo chiamati ad approvare il Bilancio, una delle poche competenze che il legislatore ha posto in capo al Consiglio comunale, in questo caso ci viene chiesto di approvare Il bilancio ma ci vengono offerti pochi elementi di valutazione globale, insomma uno strumento finanziario a gestazione lunga, quasi elefantiaca, fuori tempo. Non si tratta, quindi, di una primizia, semmai di un aborto. Dove sono i bilanci di alcune delle società partecipate?”, i due non usano mezzi termini.

Il Gruppo Misto 2 è nato per una volontà tecnica, un accordo tra le due consigliere del Movimento 5 Stelle (Cavallino e Trapani) e Gaspare Gianformaggio unicamente per poter partecipare alle riunioni dei Capigruppo.

“Risulta, quindi ufficialmente, che non siano stati trasmessi i consuntivi 2018 delle società partecipate (Biblioteca Fardelliana, Ente Luglio e Fondazione Distretto Turistico Sicilia Occidentale) e dire che l’assessore di riferimento, fino a qualche settimana addietro era il sindaco. Quindi, anche in assenza dei dati approvati, cioè quelli delle perdite e degli utili – affermano – , senza che il socio unico, e per esso il Consiglio comunale, possa essere messi nelle condizioni di deliberare sul miglior modo di utilizzare gli utili o di ripianare le perdite, ci viene chiesto di approvare l’odierno importante strumento finanziario”.

In conclusione Gianformaggio e Cavallino in aula chiedono le dimissioni di Tranchida.
“In considerazione che il sindaco, nella qualità di presidente di due degli organismi partecipati richiamati, ha consentito lo sforamento dei tempi previsti per la trasmissione dei bilanci, chiediamo se non sia opportuno che il sindaco rassegnasse le proprie dimissioni”.