Minacce a giovane animalista, è bufera sul presidente delle Guardie per l’Ambiente a Trapani

Da una parte il volontario della Lega nazionale per la difesa del Cane Balduccio Ferlito, dall’altra il presidente della sezione “Guardie per l’Ambiente-Regione Sicilia” di Trapani Danilo Catania – la cui associazione ha in corso una convenzione con il Comune di Trapani per il recupero e soccorso degli animali randagi in difficoltà sul territorio – che sarebbe protagonista di una brutta storia di minacce nei confronti del giovane, “reo” di intervenire nel “suo” territorio di competenza.

Nelle ultime settimane, riferisce Ferlito – che ha presentato denuncia-querela alla Procura della Repubblica di Trapani – è successo diverse volte di essere contattato telefonicamente dalla Polizia Municipale di Trapani per il recupero di animali feriti sul territorio in quanto, come riferito dagli stessi agenti, il signor Catania non rispondeva al telefono”.

Ferlito, dopo essersi consultato con il suo presidente, ha presentato una formale richiesta di accesso agli atti al Comando della Polizia Municipale per “capire meglio come viene gestito il soccorso agli animali randagi dal Comune e dalle Guardie per l’Ambiente, dato che non ritengo giusto dovermi attivare sempre io mentre chi percepisce somme di denaro ed è quindi obbligato ad intervenire da un contratto stipulato non risponde”.

Lo scorso 14 agosto il volontario, dopo aver segnalato un cane in gravi condizioni, è stato convocato dalla Polizia Municipale e, con sua sorpresa, ha trovato negli uffici anche Catania. Un ispettore – riferisce Ferlito – gli ha detto che l’accesso agli atti non era possibile per una serie di motivi.
A quel punto – prosegue il volontario della Lega nazionale per la difesa del Cane – Catania lo avrebbe minacciato, davanti a due ispettori dicendo: “Si tu cuntinui a scassarmi a Trapani cu sti accessi chi fai picchì mi voe rovinari, vegnu sutta a casa tua e ti pigghio a boffe” [ndr. Se continui a rompermi con questi accessi a Trapani ch fai perchè mi vuoi rovinare, vengo sotto casa tua e ti prendo a schiaffi]. Poi, mentre tutti uscivano dalla stanza, Catania avrebbe continuato dicendo a Ferlito: “Un scuncicare u cane chi dorme” [Non svegliare il cane che dorme].

Tornato a casa Ferlito ha ricevuto una chiamata telefonica di Catania dove, tra le altre cose, l’uomo avrebbe detto: “Puoi denunciarmi quanto vuoi ma io appena ti vedo fare attività a Trapani […] io ti stocco i amme picchì ti fazzu caminare ca seggia a rotelle [ndr. io ti spezzo le gambe perchè ti faccio camminare con la sedia a rotelle]. Come io non intervengo su Erice tu non devi intervenire su Trapani”. La telefonata è stata registrata e le frasi, come si evince da altre contestuali affermazioni di Catania, sarebbero state da lui pronunciate alla presenza di altre persone.

Sulla vicenda è intervenuto Enrico Rizzi, presidente del Noita Onluns, che ha reso noto di aver chiesto formalmente al prefetto, al questore e al sindaco di Trapani “la revoca immediata del decreto di guardia zoofila ed ambientale del signor Danilo Catania, presidente dell’associazione Guardie per l’Ambiente-Regione Sicilia” per le gravissime minacce rivolte ad un 18enne, volontario della Lega nazionale per la difesa Del Cane. Tra le varie mie rimostranze – prosegue l’animalista – ho fatto presente alle Autorità di Pubblica Sicurezza che l’episodio della minaccia al giovane Balduccio Ferlito risulta espressivo di ‘pericolosità sociale’ ed indubbiamente incide sul requisito della buona condotta e sull’affidabilità ad esercitare le funzioni di guardia giurata”.
“E’ ragionevole ritenere – conclude Rizzi – che il signor Danilo Catania abbia manifestato una scarsa attitudine di autocontrollo e, all’opposto, un’attitudine a ricorrere con facilità ad atteggiamenti gravemente minacciosi”.

Al momento non ci sono state dichiarazioni pubbliche nè di Catania nè dell’amministrazione comunale e della Polizia Municipale di Trapani