Mentre sono quasi mille i migranti tratti in salvo dalle Ong nel Mediterraneo in attesa sulle navi di essere portati sulla terraferma, il Ministero dell’Interno tenta di svuotare l’hotspot di Lampedusa – ormai al collasso con oltre 1.900 ospiti a fronte di 350 posti disponibili – trasferendo parte dei migranti anche al CPR di Trapani per l’avvio delle procedure amministrative nei loro confronti. La notizia arriva dalla Segreteria provinciale del sindacato della Polizia di Stato “Italia Celere”.
Anche a Pantelleria continuano incessanti gli sbarchi: degli attuali 85 ospiti del centro di prima accoglienza allestito presso l’ex caserma Barone (di cui 18 positivi al covid), circa 40-50 arriveranno domani a Trapani, Ieri, sul traghetto di linea, erano state trasferite dall’isola 68 persone mentre oggi non sono previsti trasferimenti.
“Come se l’Ufficio Immigrazione della Questura di Trapani non avesse già i suoi problemi – si legge nella nota diffusa dal sindacato – è previsto un trasferimento [ndr. a bordo del traghetto Pietro Novelli affittato all’uopo dal Ministero] da Lampedusa a Mazara del Vallo di circa 200 stranieri. Verrano poi trasferiti in pullman al CPR di Trapani per la trattazione amministrativa. Ormai – scrive il segretario Alberto Lieggio – si naviga a vista senza rendersi conto che stiamo per arenarci, si pensa che le attività legate agli sbarchi si esauriscano con la fine del servizio di ordine pubblico, senza minimamente considerare tutta l’attività conseguente che si sta, pericolosamente, accumulando creando arretrato”.
Ieri a Trapani si è svolta la visita al CPR di contrada Milo di una delegazione europea formata da un manager EUAA e da una rappresentante della DG HOME della Commissione Europea, nell’ambito del progetto EUAA 2021/2024. Oggi la stessa commissione è a Pantelleria.
Intanto – come ha riportato ieri l’ANSA – senza indagati e ipotesi di reato e ancor prima dell’ispezione dello scorso giugno da parte Viminale, la Procura di Agrigento, con a capo il facente funzioni Salvatore Vella, ha aperto un “fascicolo 45” sull’hotspot di Lampedusa e sulla sua gestione da parte della cooperativa trapanese Badia Grande.
Il modello 45 raccoglie atti che necessitano di accertamenti preliminari che, nel caso del centro d’accoglienza di Lampedusa, sono ancora in corso e in fase di approfondimento. Soltanto se saranno ravvisati illeciti, i pm procederanno a iscrivere indagati nel registro per ipotesi determinate.
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