Messa in sicurezza per l’immobile un tempo sede della scuola “Buscaino Campo”. La Protezione Civile comunale, infatti, ha chiuso definitivamente qualsiasi entrata del piano terra e ha collocato pannelli di legno al primo piano per evitare l’intrusione di vandali e malintenzionati.
“Abbiamo effettuato questi lavori di messa in sicurezza – spiega l’assessore Giuseppe La Porta – per evitare che la scuola, già vandalizzata in passato, possa essere utilizzata da balordi o spacciatori per effettuare operazioni illegali. Abbiamo deciso, inoltre, di pitturare la parte superiore di colore “azzurro Atene” per evitare che quei pannelli, a pochi metri dal mare, potessero risultare essere sgradevole. Nei prossimi giorni cominceremo a lavorare per la pulizia dell’atrio, togliendo le erbacce, sistemando le palme all’interno del cortile e cominciando a pensare ad una eventuale riqualificazione anche solo di questo spazio verde all’aperto. Ancora è prematuro ma abbiamo qualche idea”.
La “Buscaino Campo” è stata chiusa il 12 aprile del 2013, quando l’allora sindaco Vito Damiano prese la decisione per la segnalata presenza di amianto nel pavimento dell’immobile. Il 28 agosto del 2013, poi, si verificò il primo raid vandalico di ignoti che rubarono mobili e materiale didattico provocando anche danni alle aperture dell’edificio come riferì anche la dirigente scolastica nella denuncia presentata alla Polizia. Seguirono altri raid, senza che nessuno vigilasse sulla struttura e, così, nel breve volgere di pochi mesi, già nel novembre sempre del 2013, l’edificio diventò inutilizzabile come accertato anche da un sopralluogo effettuato dai tecnici del Comune.
Nel gennaio 2018 erano stati stanziati 400 mila euro per il recupero. A luglio dello stesso anno, con l’ingresso della nuova amministrazione, l’area era stata indicata tra quelle destinate a social housing ma il progetto non andò avanti per i vincoli derivanti dal demanio marittimo. Vista la situazione, l’attuale amministrazione comunale aveva dato la disponibilità all’ex Provincia regionale per utilizzare nuovamente l’immobile come scuola ma per i lavori sono necessari circa 1.200.000 euro, una cifra che ha “raffreddato” il Libero Consorzio della Provincia di Trapani.
Il Comune di Trapani, a questo punto, potrebbe ipotizzare di rivedere il progetto iniziale di riqualificazione per effettuare qualcosa di meno dispendioso.