Messa in sicurezza della SP20, il Comitato per la salvaguardia di Bonagia scrive al prefetto

Una lettera al prefetto di Trapani, Tommaso Ricciardi, in cui si chiede il suo autorevole intervento per coordinare le azioni a salvaguardia del porto e, più in generale, della frazione valdericina di Bonagia.

Questa l’iniziativa del Comitato cittadino per la salvaguardia del borgo marinaro di Bonagia dopo la riunione svoltasi lo scorso 8 gennaio e la raccolta di firme tra i cittadini, per segnalare la necessità di mettere in sicurezza il lungoporto di Bonagia e la strada provinciale che collega la frazione a Trapani in prossimità di San Cusumano.

Quel tratto di strada, infatti, è esposto particolarmente alle mareggiate causate dai venti settentrionali che portano sulla carreggiata alghe e detriti con rischi, concreti, di incidenti ai veicoli in transito. L’ultimo è dello scorso 23 dicembre quando, proprio a causa dell’asfalto reso viscido dalle alghe, si sono scontrati un autoarticolato che trasportava un container e una betoniera di una ditta di calcestruzzi. Un incidente che, per fortuna, non ha avuto gravi conseguenze per gli autisti alla guida dei mezzi pesanti ma che ha comportato la chiusura della SP 20 per quasi 24 ore.

“Nella riunione dell’8 gennaio – si legge nella nota inviata al prefetto – le imprese locali che operano nel campo marmifero hanno dato la propria disponibilità a fornire, a chi effettuerà i lavori, tutto il materiale necessario, compresa la manodopera e le attrezzature di proprietà, per la costruzione di “moli sopraflutto e sottoflutto”, oltre alla sistemazione dell’area portuale e la messa in sicurezza dell’attuale tratto di strada litoranea. Tali imprese, però, non posseggono attrezzature per eventuali lavori da eseguire direttamente in mare”.

Secondo i cittadini del Comitato di Bonagia, “sarebbe necessario che il sindaco di Valderice e la sindaca di Erice impegnassero i propri uffici di competenza per stilare un progetto esecutivo da sottoporre agli enti competenti”. I lavori di messa in sicurezza di quel tratto della SP20 hanno carattere di urgenza – si sottolinea nella nota inviata al prefetto di Trapani – per la pericolosità del tratto stradale che, in caso di incidenti come l’ultimo avvenuto, comporta l’interruzione del transito “costringendo gli abitanti di Bonagia e di Pizzolungo a lunghe percorrenze alternative per raggiungere Trapani o per ritornare alle proprie abitazioni”.

Altro elemento citato nella nota inviata a Ricciardi è quello relativo all’incolumità degli abitanti del lungoporto di Bonagia “che vedono le proprie case raggiunte dalle mareggiate con conseguenti rischi per le loro proprietà” oltre che ad episodi “simili a quelli descritti per il tratto della SP20 che si verificano alla base della strada lungo il porto davanti alle abitazioni”.

Nella nota a firma del presidente del Comitato di Bonagia, Giovanni Grammatico, e di Massimo Di Martino per il Comitato di quartiere di Pizzolungo – si conclude ricordando che “l’intensità delle mareggiate e la frequenza delle stesse, nel tempo, è aumentata sensibilmente, rendendo gli episodi da saltuari (una, due volte l’anno) a frequentissimi (oltre quindici episodi nel 2019).