Domenica 12 gennaio ricorre il primo anniversario dell’esplosione di Parigi in cui persero la vita quattro persone e rimase gravemente ferita la 25enne Angela Grignano. E proprio la giovane, grintosa animatrice e ballerina trapanese, che rischiò di perdere una gamba e che, a distanza di un anno e di otto interventi chirurgici, si è fatta promotrice di una iniziativa per ricordare le vittime.
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Alla Cattedrale “San Lorenzo” di Trapani, alle ore 11, sarà celebrata una messa dal vescovo Pietro Maria Fragnelli e da altri sacerdoti tra cui il fratello di Angela, don Giuseppe Grignano.
“La vicenda di Angela Grignano – commenta il vescovo Fragnelli – ha commosso e coinvolto l’intero Paese in una gara di solidarietà, suscitando l’interesse dell’opinione pubblica per la tenacia positiva con cui questa giovane donna ha vissuto, nonostante la fatica di diversi interventi chirurgici e le lunghe terapie, e senza mai rinunciare a suoi sogni e continuando a trasmettere speranza attorno a sé. Nel primo anniversario dell’incidente, la comunità cristiana accoglie il suo desiderio di ringraziare il Signore per il percorso compiuto ma anche la sua esigenza di pregare per le vittime, due vigili del fuoco e due turiste. Nella festa del Battesimo di Gesù, che si fa solidale con tutta l’umanità e ci indica sentieri di pace e di fraternità, ci raduneremo in preghiera celebrando l’Eucarestia per le vittime di quella tragica esplosione e per tutte le vittime innocenti che per lavoro o per semplice coincidenza, hanno pagato con la vita”.
“Al mio fianco – spiega Angela Grignano – ci saranno alcune cariche importanti che hanno accolto l’invito con piacere e sentimento. Ciò che però mi renderebbe ancora più felice sarebbe l’essere circondata da coloro i quali, quel giorno, hanno temuto per la mia vita e hanno pregato per me con il cuore in mano. Trapani, quel giorno, si unì formando un coro unanime… Mi piacerebbe che questo si ripetesse”.
“Oggi io sono qui – prosegue la giovane – insieme a voi, a ringraziare per la mia vita e a ricordare quelle persone. Subito dopo la messa, ci fermeremo un momento fuori dalla Cattedrale per un minuto di silenzio e un saluto speciale. Invito tutte le persone che, per motivi vari, non possono esserci fisicamente ma solo con il cuore (tanti sono gli amici lontani), ad accendere una candela, tutti nello stesso momento, ovvero alle 12 in punto, e a rivolgere una preghiera alle vittime e ai feriti che piano piano, con fatica, stanno cercando di riprendere in mano la propria vita”.