Marina Bay sul progetto del porto turistico a San Vito Lo Capo: “Facciamo un passo indietro”

“Siamo qui per comunicare ufficialmente che facciamo un passo indietro, non abbiamo nessuna volontà di imporre il nostro progetto ma avremmo voluto che la comunità di San Vito Lo Capo potesse valutare la nuova versione, che teneva conto delle obiezioni mosse a suo tempo, e così non è stato”.

A dirlo, stamane, in un incontro con la stampa svoltosi a Trapani, il project manager, l’ingegnere Pietro Inferrera, e l’avvocato della Marina Bay srl Agatino Scaringi.

La società aveva presentato all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, nel 2017, richiesta di concessione demaniale per 48 anni per la realizzazione e gestione di un porto turistico nella rinomata località del Trapanese che, già nel febbraio del 2018, aveva provocato una levata di scudi contro la sua realizzazione – giudicata troppo di impatto sul territorio – da parte dei cittadini, costituitisi anche in un comitato, il No Marine Resort, e dell’amministrazione comunale. L’Assessorato regionale Territorio e Ambiente aveva preso atto della delibera del Consiglio comunale di San Vito Lo Capo e aveva invitato la società a concordare con il Comune tutte le attività per una “migliore definizione della pratica”.

L’iter, avviato sotto l’amministrazione Rizzo, era proseguito con il nuovo sindaco Giuseppe Peraino e la sua giunta, insediatisi il 13 giugno 2018 ma anch’essi avevano espresso contrarietà al progetto. Era stata, comunque, convocata la conferenza dei servizi per l’esame del progetto, un adempimento obbligatorio per legge, per il 14 agosto 2019. Prima di quella data, ed esattamente il 30 luglio, Marina Bay aveva dichiarato, con una nota inviata all’amministrazione comunale, la propria disponibilità a modificare il progetto e a rimodularlo allineandolo alle indicazioni e alle osservazioni dell’amministrazione comunale e della comunità Sanvitese. Per questo motivo il Comune il 2 agosto 2019 aveva sospeso la conferenza dei servizi in attesa di ricevere la nuova bozza progettuale.

Marina Bay e amministrazione comunale di San Vito  Lo Capo si erano rivisti il 16 gennaio di quest’anno e, in quell’occasione, avevano stabilito che “in tempi brevi” sarebbe stato presentato il nuovo masterplan e che i contenuti sarebbero stati illustrati ai cittadini. Si decise anche che, dopo la consegna formale del nuovo progetto, si sarebbe potuto procedere alle fasi successive dell’iter per la sua realizzazione.

Nel frattempo, però, è scoppiata l’emergenza coronavirus e tutte le attività hanno dovuto fermarsi con la conseguente sospensione dei termini, per qualsiasi procedimento, disposta dal governo nazionale.

“Il 27 marzo, invece, abbiamo ricevuto una nota del Comune – prosegue l’ingegnere Inferrera – che unilateralmente dichiarava chiusa la procedura parlando anche di termini entro cui presentare il nuovo progetto scaduti. Noi, peraltro, già il 16 gennaio avevamo infornato l’amministrazione comunale di voler allestire la nuova progettualità accogliendo le osservazioni pervenute e, quindi, eliminando la costruzione dell’albergo e del parcheggio cosa che riduce la cubatura totale di circa un quarto ma, data l’impossibilità che il progetto potesse essere illustrato alla comunità per le note limitazioni, pur avendolo pronto dal 4 marzo, non lo abbiamo inviato via PEC fino allo scorso 21 aprile, una decisione che, anche questa via PEC, avevamo  comunicato al Comune il 16 marzo”.

“Il sindaco Peraino parla di scadenza di termini – ha sottolineato l’avvocato Scaringi – ma in realtà, anche non volendo tenere conto della sospensione decisa dal governo per l’epidemia di coronavirus, non c’è una data dalla quale questi eventuali termini possono essere calcolati. La conferenza di servizi non è mai stata aperta e quindi non si comprende come possa essere stata dichiarata chiusi. Per questo il provvedimento del sindaco è, secondo noi, chiaramente illegittimo e potremmo impugnarlo nelle sedi opportune ma la società ha deciso di non voler andare avanti”.

“Di fronte alla circostanza che sia le due Amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo sia la comunità di San Vito Lo Capo hanno espresso contrarietà al progetto, noi ci fermiamo qui. Dispiace – ha concluso l’ingegnere Inferrera – che, in questo modo, nessuno potrà conoscere quelli che erano i nuovi contenuti della nostra proposta, dato che abbiamo formalmente diffidato, lo scorso 11 maggio, l’amministrazione comunale dall’utilizzare, diffondere e rendere pubblica la documentazione relativa al progetto, che è e resta di nostra proprietà. Se qualcuno, a San Vito Lo Capo, ha voglia di conoscerlo, deve chiedere all’amministrazione comunale di fare gli eventuali passi necessari, noi non abbiamo più nulla da dire o da fare. Certo fa specie che in un momento di crisi come quello attuale, si sia rinunciato a capire cosa Marina Bay volesse realizzare dato che, nonostante tutto, era nostra intenzione mantenere l’investimento, per circa 21 milioni di euro, su quel territorio. Un investimento che, certamente, avrebbe creato opportunità di lavoro e di rilancio per gli operatori locali”.

La documentazione progettuale sarà depositata, se possibile, anche in formato cartaceo. Tra le sue caratteristiche – un particolare che siamo riusciti ad ottenere dal project manager – c’è il mantenimento della spiaggia interna al bacino portuale per consentirne la fruibilità pubblica.