“Mamma ho la Covid-19 ma torneremo ad abbracciarci”, giovane di Castelvetrano si scopre positiva a Madrid

“Il 30 Agosto avrei dovuto abbracciare la mia famiglia, dopo otto lunghi mesi, ma non è stato possibile. Sono a Madrid al mio quarto giorno di quarantena, sperando che questo incubo resti solo un ricordo”.

A raccontarci la sua vicenda è una giovane di Castelvetrano, partita prima dello scoppio della pandemia per la capitale spagnola nell’ambito di un progetto di volontariato e ora assunta da una multinazionale dove è inserita nel team di assistenza ai clienti, che ha scoperto, lo scorso 28 agosto, di essere positiva al coronavirus.

Anna Maria Viola, 26 anni, una laurea in Scienze per l’investigazione e la sicurezza conseguita a Perugia, oggi avrebbe dovuto salire su un aereo e tornare in Sicilia dalla sua famiglia usufruendo di qualche giorno di ferie ma, prima, ha voluto effettuare il test presso una struttura privata e il risultato è stato chiaro: positiva alla Covid-19.

“Volevo avere la certezza di non essere un pericolo per nessuno – racconta – e andare per qualche giorno finalmente a casa. Per fortuna sto bene, ho sintomi lievi: un po’ di febbre e tosse, mal di testa e dolori muscolari. La cosa che più mi fa soffrire è aver causato un dispiacere così grande alla mia famiglia”.

Anna Maria è una giovane decisa, battagliera, che sa quello che vuole. Avevamo raccontato di lei all’inizio della pandemia, quando i giovani italiani all’estero erano in allarme e tentavano di rientrare in Italia. Lei aveva poi deciso di restare in Spagna una volta trovato un lavoro dopo che il centro per minori dell’ente con cui collaborava ha chiuso per l’emergenza coronavirus.

“Voglio lanciare un messaggio di sensibilizzazione per tutti – ci dice – ma soprattutto per i giovani, per i miei coetanei che spesso vivono con troppa leggerezza questa situazione, addirittura qualcuno crede a teorie complottiste, negando l’esistenza del virus. Non siate superficiali, non siate incoscienti. Questo virus esiste e dobbiamo combatterlo insieme con le precauzioni di ogni giorno, solo così possiamo continuare a vivere senza essere costretti a rinunciare alla nostra libertà personale. State attenti per voi ma soprattutto per gli altri, per le persone che amate, i vostri genitori, i vostri nonni, per le persone più deboli che possono rischiare la vita a causa di questo nemico invisibile”.

Anna Maria, nonostante la malattia e il necessario periodo di isolamento nella sua abitazione madrilena – lontano dai genitori ma aiutata dagli amici e dall’azienda per cui lavora – non si perde d’animo: “Ho la Covid ma sto bene, presto passerà tutto e, finalmente, potrò abbracciare i miei genitori. Quello, sono certa, sarà uno dei giorni più belli della nostra vita”.