L’Italia solidale in quarantena e unita sotto il segno della pizza [FOTO]

Gli italiani in questi giorni barricati nelle proprie case – per abbattere la diffusione del coronavirus – hanno riscoperto tanti piaceri legati alla tradizione del Paese, spesso dimenticati a causa dei ritmi frenetici della vita quotidiana.

Possiamo sicuramente affermare, che questa quarantena forzata non ci sta portando solo sofferenza e preoccupazione, al contrario, ci sta facendo riscoprire la bellezza di molti valori legati alla nostra cultura e l’orgoglio di essere uniti sotto la stessa identità, oltre, al piacere di stare in famiglia, la solidarietà e l’amore per il cibo.

Ebbene, in questi giorni in piena emergenza, abbiamo tirato fuori tutta la nostra italianità, intonando dai balconi canzoni del repertorio italiano ed esponendo con orgoglio il tricolore, ma, soprattutto, ci siamo mostrati – almeno sui social – cuochi provetti preparando il piatto che ci rappresenta nel mondo: la pizza.

La quarantena non fermerà il nostro essere italiani anche a tavola, quindi, se non possiamo andare in pizzeria, su il morale e mani in pasta! Gli italiani da Nord a Sud in questo primo fine settimana a casa, hanno indossato il grembiule, hanno preso acqua, farina e lievito e si sono dedicati alla preparazione della pizza. Abbiamo dimostrato di essere una comunità con un’identita ben definita ed è stata un’occasione per sentirci uniti anche sotto il segno del buon cibo.

Il cuore degli italiani – e quindi anche dei trapanesi – è grande e, se sulle nostre tavole nel primo fine settimana di quarantena la pizza non può mancare, lo stesso vale per quelle persone che in questo momento stanno combattendo per salvare la vita alle centinaia di ammalati: i medici e gli infermieri degli ospedali.

In molti infatti, hanno donato delle pizze ai sanitari che in queste ore – con turni di lavoro massacranti – lavorano giorno e notte. Naturalmente, anche per i medici del trapanese che si trovano in piena emergenza, non potevano mancare gesti di solidarietà e gratitudine, infatti, ai pronto soccorso dell’ospedale “Sant’Antonio Abate” di Trapani e “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano, sono state recapitate delle pizze donate da cittadini che hanno preferito restare anonimi.

Non ci resta che ricordarci – quando tutto sarà finito – del cuore e dei valori che stiamo riscoprendo in questi giorni difficili. Amore per i nostri cari, solidarietà, gratitudine, senso di appartenenza a una comunità non devono mai essere persi di vista, non possiamo aspettare una prossima pandemia a ricordarcelo.