Dalle parole ai fatti. Dopo che l’amministrazione comunale di Trapani aveva promesso a Giulia, una bambina non ancora nata, di sistemare la strada, è intervenuta.
I genitori di Giulia, Benny Fatebene e Simona Nola, abitano in via Antonino Franco, nella periferia del capoluogo trapanese e dieci giorni fa hanno scritto una lettera aperta al sindaco, Giacomo Tranchida.
«Ciao caro sindaco, scusa se ti disturbo. Scusa se ti disturbo distogliendoti dalle molteplici problematiche che devi affrontare nel tuo incarico di primo cittadino della città di cui presto anch’io farò parte. Io sono Giulia e vorrei esporti un mio problema ormai diventato quasi una fatica insormontabile. Mi trovo ancora a dover vivere in simbiosi con la mia mamma Simona, la quale (all’ottavo mese di gravidanza) con me nel suo pancione, sin dal mio primo battito ha dovuto affrontare ogni giorno le “montagne russe” affinché potesse espletare il suo lavoro in ufficio».
Dopo dieci giorni, i lavori effettuati utilizzando anche una pala che fu confiscata alla mafia. I lavori riguardano il dissesto ma anche (e soprattutto) la pulizia. Infatti, la via Antonino Franco era diventata una mini discarica abusiva. Tranchida ha ordinato la bonifica che è stata realizzata nei giorni scorsi.
«Ho pensato di scriverti – si leggeva nella lettera firmata dalla piccola non ancora nata e inviata dai genitori – , ritenendo che essendo tu a capo di ogni decisione di assumere, potessi indicare una soluzione vera e fare in modo che il percorso possa essere più facilmente percorribile, ma soprattutto, più sicuro e pulito. Credo che questo mio piccolo problema non sia per te un’impresa impossibile. Ti ringrazio per l’attenzione che vorrai dedicarmi e ti mando un grande bacio».
Il sindaco, apprezzando il gesto dei genitori, aveva risposto alla stessa Giulia con un messaggio.
«Cara Giulia – scriveva Tranchida -, ti scrivo e ti dico che avevamo già ricevuto una segnalazione per questa strada ed abbiamo fatto una prima bonifica per i rifiuti solidi urbani. Presto verrà completata la pulizia. L’assessore Safina ha già predisposto l’acquisto dei materiali aggreganti per lo sterrato e possiamo garantire in un tempo ragionevole una manutenzione per chiudere le buche».
Il tempo ragionevole alla fine è arrivato e in 10 giorni i lavori realizzati.
«Siamo molto contenti che ieri siano iniziati i lavori – afferma Simona Nola – , qualche buca sembra sparita e immagino che arriveranno completare tutta la strada. Mi fa piacere che si siano messi all’opera. L’ideale sarebbe che poi in futuro la strada venga asfaltata ma già il fatto che le buche spariscano è una gran cosa». Una segnalazione particolare, quella di Simona Nola e Benny Fatebene, che, per una volta, è stata presa in considerazione da una amministrazione.