Leopoldo Falco, già prefetto di Trapani, è morto nel sonno

-EDITORIALE- la notizia

Un uomo buono. Questo è il ricordo che ho di lui. Leopoldo Falco è morto nel suo letto. Questa notte nella sua casa romana. Aveva sessantaquattro anni. A Trapani con una efficienza straordinaria, svolse il suo ruolo di Prefetto, forse nel periodo più critico per la nostra città di “frontiera”. Dal 2013 al 2016, il Prefetto Falco inventò letteralmente quello che negli anni venne definito il “modello Trapani” per gestire l’accoglienza di migliaia di immigrati che venivano radunati nei Centri di Accoglienza Straordinaria (C.a.s.). Dopo un attento censimento di tutte le strutture ricettive della provincia di Trapani, il Prefetto Falco stipulò con molte di queste un accordo che risolveva efficacemente le esigenze di decine di albergatori e centinaia di ospiti immigrati. Ad un prezzo convenzionato dal Governo, le famiglie venivano ospitate a turno, finché non venisse loro assegnata la destinazione definitiva, garantendo un introito certo agli esercenti di queste strutture che iniziavano già a subire l’effetto “abbandono Ryanair”. Il “modello Trapani” ideato dal Prefetto Falco venne poi applicato anche in parecchie altre province italiane.

Dal lato giornalistico la sua attività a Trapani fu basata sull’assoluta trasparenza. Ogni mese, puntualmente Leopoldo Falco convocava la sua conferenza stampa consuntiva di tutte le cose fatte dalla Prefettura di Trapani in termini di accoglienza, sicurezza, prevenzione, etc. E con la sua educata “flemma anglo-campana” rispondeva a tutte le domande dei giornalisti, impegnandosi nella soluzione di eventuali problemi da questi denunciati. Un uomo pragmatico che è sempre stato dalla parte della gente. Qui a Trapani ha fatto la differenza.  Ce lo ricordiamo con profonda stima.

Da parte mia e di tutti la redazione alla sua famiglia le più sentite condoglianze.

Questo l’articolo pubblicato oggi dal Tirreno:io

LUCCA. Muore nel sonno il prefetto di Lucca, Leopoldo Falco. La tragedia è avvenuta nella sua abitazione a Roma. Originario di Napoli, Falco aveva 64 anni. Era diventato prefetto di Lucca da pochi mesi, ovvero dello scorso maggio.

Era già stato in Toscana all’inizio della sua carriera perché dal 1982 al 1985 aveva lavorato nella prefettura di Pistoia nel ruolo di capo dell’Ufficio di gabinetto e di responsabile di varie divisioni dell’ufficio del Governo. Prima dell’arrivo a Lucca, Falco è stato vicedirettore dell’ufficio Affari legislativi e relazioni parlamentari del Ministero dell’Interno.

Questo il ricordo di Alessandro Tambellini, sindaco di Lucca. “In queste poche settimane di lavoro ho avuto modo di apprezzare in lui le migliori doti di uomo delle istituzioni, una disponibilità non comune e un immediato interesse a impegnarsi per trovare soluzioni ai problemi più importanti della città e del suo territorio. Il dispiacere di avere perso il Prefetto Falco è davvero molto soprattutto dal punto di vista umano: ho trovato in lui una grande professionalità, un senso dello Stato e una signorilità nei modi e nel carattere che sono davvero rari. Per questo la sua prematura scomparsa lascia Lucca attonita e privata di un punto riferimento per tutta la comunità. Anche a nome della giunta comunale esprimo alla famiglia i sentimenti del più vivo cordoglio”.