Le Vie dei Tesori restaureranno un bene di Trapani: parte la votazione via internet

TRAPANI. Dopo il grandissimo successo de “Le Vie dei Tesori” a Trapani, si apre un nuovo ciclo. Il Festival, infatti, restaurerà un bene tra quattro molto danneggiati presenti in città. A decidere quale opera ristrutturare saranno i follower. Sono quattro le proposte: si potrà scegliere tra due preziosi corali manoscritti della Biblioteca Fardelliana; il coro in legno della Badia Nuova; la struttura in legno dentro la Cappella della Mortificazione; oppure la scala a chiocciola di Palazzo Riccio.

Le votazioni sono aperte presso l’indirizzo web http://leviedeitesori.com/sondaggio-trapani/.

La prima proposta vede protagonisti due preziosi corali manoscritti per le liturgie religiose in pergamena rivestite di pelle si trovano alla Biblioteca Fardelliana (che è titolare del bene) e provengono dalla chiesa di San Domenico. Realizzate nel XVI secolo, le pergamene presentano delle alterazioni alla colorazione originale e uno stato di degrado piuttosto evidente. In alcuni casi mancano lembi di pagine. Anche le rilegature in legno e pelle sono fatiscenti e mancanti del dorso. L’intervento riguarderà sia la rilegatura sia le pagine interne, in modo da bloccare l’avanzamento del degrado.

Il Coro delle Domenicane di Santa Caterina da Siena, invece, si trova nella chiesa di Santa Maria del Soccorso, detta Badia Nuova. La struttura lignea, risalente al XVIII secolo, risulta degradata e mancante in alcune parti sia nelle sedute sia nel parapetto. L’intervento riguarderà la struttura lignea, al fine di bloccarne il degrado, sistemare le parti danneggiate o mancanti e trattare il materiale con prodotti che ne blocchino il processo di degrado. Il bene è del Fec gestito dalla Diocesi.

Riguardo il crocifisso della cappella della Mortificazione, il bene da restaurare è la struttura decorativa, con colonne e trabeazione, di coronamento al Crocifisso ligneo dell’abside collocato nella Cappella della Mortificazione. La superficie delle colonne lignee, del XVIII secolo, si presenta logorata dal corso del tempo e anche il sistema di trabeazione richiede un intervento per migliorarne sia la rifinitura sia il sostegno. L’intervento riguarderà colonne e trabeazione al fine di migliorarne il sostegno, e la rifinitura delle superfici. Il bene è della Diocesi.

Infine la scala a chiocciola di accesso alla torretta di Palazzo Riccio di San Gioacchino, è in ferro e si presenta in uno stato avanzato di ossidazione. L’intervento previsto servirà a bloccare l’ossidazione del ferro attraverso la pulitura e l’applicazione di prodotti che proteggano il materiale dagli agenti atmosferici. E’ del Libero consorzio comunale.

Francesco Tarantino

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