Sono stati i video in bianco e nero girati nella grotta Mangiapane a Custonaci a fare da sfondo alla sfilata autunno inverno 2020-2021 di Dolce & Gabbana al Metropol di Milano. Gli stilisti hanno scelto Custonaci per celebrare l’arte dei mestieri di un tempo.
Sono stati ripresi il falegname, il panettiere, il sarto, la magliaia, il barbiere, l’orologiaio, la pastaia: tutte espressioni di culture geograficamente universali che hanno il pregio di costruire un vocabolario le cui parole si trasformano nel fare. Retaggi di mondi e di parole antichi, forse, ma tanto necessari a costruire una modernità sostenibile con l’idea stessa del progresso umano nel suo aspetto umanistico.
Una moda – quella proposta dai due stilisti, che “si prende cura” di chi l’indossa e che si riflette anche nella scelta della colonna sonora della sfilata, tutta composta da canzoni di Franco Battiato dove proprio quella con il titolo La cura, è un’emozionante dichiarazione d’amore anche per i mestieri d’arte che, come hanno affermato Dolce&Gabbana, “trasmettono emozioni”.
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