CHICCA…murrìa! – la barra abbassata e l’Homo Erectus

Lo so, il compito di un sito di notizie “on line” come Trapanisì.it è quello di fornire un’informazione quanto più lineare, corretta ed oggettiva. Oggi però, alle notizie raccontate dei giornalisti, si affiancano sempre più spesso le notizie amatoriali “in presa diretta” che girano sui social e che per la loro singolarità riescono a diventare spunto giornalistico.
Ed allora, in questa rubrica, non vogliamo offrire il “punto di vista” di chi ha l’arduo compito di “comunicare” cercando di non offendere od urtare la suscettibilità d’alcuno, bensì il pensiero che una persona “normale” potrebbe sviluppare, a primo acchito, guardando un filmato amatoriale, destinato a diventare “virale” sui social proprio perché, qualche pensiero, qualche dubbio, qualche reazione spietatamente divertita o misericordiosamente rassegnata, l’ha suscitata…
Bene, lasciate quindi che vi presenti l’amica Francesca “Chicca” Adragna che personalmente ho da tempo avuto il piacere di leggere su Facebook nei suoi post di “cuore” nei quali vengono trattati, da un punto di vista decisamente alternativo, tanti argomenti: sociali, familiari, di costume e di abitudini squisitamente SICILIANE, in cui tanti siciliani sanno riconoscersi con compiaciuta rassegnazione… ed allora cominciamo con questo video che dall’hinterland marsalese ha in poche ore fatto il giro del mondo… no, non in nave, e neanche in aereo, ma via terra, prima in treno, poi in auto ed infine a piedi… ve lo riproponiamo e poi… la prima CHICCA…murrìa! (ribadisco, non è una notizia ma… un libero pensiero)

Il direttore

Il Video:

la notizia UFFICIALE

La prima CHICCA…murrìa!:

“Ce la faccio” deve aver pensato il conducente.
“Ce la faccio e non perdo tempo, che ‘ste barre le programmano per rialzarsi solo il giorno dopo!”…
Invece non ce la fece: restò bloccato con la sua auto tra la prima e la seconda barra del passaggio a livello che, si sa, salgono e scendono in parallelo e in contemporanea, quindi il conducente o è un tipo approssimativo o proprio non ha occhio!
Una volta rimasto in trappola, il suo super-Io deve avergli fatto elaborare ulteriori geniali pensieri:
“Ora mi metto a centro di binario davanti alla macchina e fermo il treno con un cenno della mano, anche dovesse credere che ho bisogno di uno strappo, solo solo per negarmelo fermare si deve!”
Quindi, lasciato l’abitacolo dell’auto cui non vorrebbe venisse scalfito il cerchione, e chiudendo bene lo sportello della stessa pi cu’sà qualche spostamento d’aria provocato dal treno in corsa u facìa sbattere malamente, si piazzò in centro di binario col braccio alzato sulla testa.
In tutta calma e serenità, agitava la manina come fa il Papa dalla papamobile salutando i fedeli o la regina Elisabetta dalla sua carrozza benedicendo i sudditi…
Dall’altro punto di vista, quello del conducente del treno, partivano in tempo reale e contemporaneamente altri fulgidi pensieri:
“Talìa a chisso! Perciò jo avissi a purtare ritardo picchì iddo fa u sperto?! Nonsi! Tanto si tu che chi hai torto e l’assicurazione un ti paga!”
Dritto e senza decelerazione come dritti sono i binari, s’è fiondato sull’inerme auto perpendicolare agli stessi, mentre lo spavaldo automobilista si toglieva dal punto d’impatto con salto alla Olio Cuore!
La notizia rimbalza sulle testate con un’unica conclusione:
“La RFI (Rete Ferroviaria Italiana) raccomanda agli automobilisti di rispettare il codice della strada ed in particolare l’articolo 147: con le barre del passaggio a livello in movimento, le auto devono rimanere ferme!”
Ed allora, cosa spinge un uomo a sfidare la sorte? la tracotanza? la presunzione? il super-Io? la totale mancanza di logica? la deficienza?…
Ed una risposta a questi miei spontanei interrogativi: a metà novembre del 2018, insieme al Sapiens Sapiens, convive ancora l’Homo Erectus, sta addritta, ma niente di più!