Da un paio di mesi il cantiere del Pattinodromo di Trapani è fermo: grande è la preoccupazione della Federazione Italiana Sport Rotellistici. Nell’estate 2022 dovrebbero svolgersi nell’impianto trapanese gli Italian Roller Games, massima manifestazione che prevedrà i vari campionati italiani, ma i ritardi nei lavori mettono a rischio tutto il progetto della FISR.
“Siamo preoccupati per lo stop dei lavori – afferma Massimiliano Trovato, presidente regionale della FISR -, dopo la variante per l’adeguamento del progetto alle nuove regole internazionali, ci siamo accorti che tutto era fermo per la mancanza del caricamento del progetto nella piattaforma del Coni. Un ritardo burocratico che non è accettabile”.
Nel dettaglio trattandosi di perizia di variante su progetto dove è già stato espresso parere Coni, è necessario che venga allegato il parere precedente, essendo che la perizia verte sulla riorganizzazione e adeguamento normativo degli spazi all’interno degli spogliatoi, ristrutturazione e fruizione degli spazi sotto gradinata con creazione di servizi igienici per il pubblico, verifica di tutti gli impianti di messa a terra, adeguamento con abbattimento delle barriere architettoniche della gradinata, realizzazione di impianto fotovoltaico da 15 Kwp, rifacimento della pista di pattinaggio e di Hockey che, si rende necessario che vengano allegate i grafici , alle opportune scale, che rappresentano gli spogliatoi, servizi, relazione sugli impianti, particolari (sez. piante etc..) della pavimentazione sportiva , della pista ad anello e pista di Hockey, che venga allegato parere preventivo (o similare) da parte della federazione che attesta che il progetto è conforme alla normativa federale vigenti.
Insomma, chi di dovere ha inviato al Coni solo la variante senza considerare tutto il resto della documentazione.
“Non possiamo negare il rallentamento sui lavori al Pattinodromo di Trapani – afferma il vicesindaco e assessore allo Sport Vincenzo Abbruscato -, abbiamo immediatamente dato mandato agli uffici preposti di inviare il prima possibile tutta la documentazione mancante al Coni per avere il via libera per completare i lavori. Il nostro obiettivo è avere l’omologazione per le gare internazionali e contiamo di consegnare l’impianto, nonostante il notevole ritardo dovuto a causa del Covid, il prima possibile”.
Il progetto è stato realizzato 11 anni fa e per questo è stato necessario effettuare una variante.
Decorsi 30 giorni dall’avviso inviato dal Coni, in base al Regolamento per l’emissione pareri di competenza del Coni sugli interventi relativi all’impiantistica sportiva ed al nuovo regolamento della Commissione Nazionale Impianti Sportivi del Coni, la pratica verrà archiviata e tutto, quindi, verrebbe vanificato.
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