L’artigiana che con la sua “Arte in Corso” crea mascherine contro il coronavirus

Nella gara di solidarietà che ormai da giorni ha preso il via anche a Trapani per contribuire a contrastare il dilagare del coronavirus, sono in tanti i cittadini a voler dare il proprio contributo – seppure da casa – per arrestare la diffusione del virus e impedire il verificarsi di nuovi contagi.

Ormai in tutto il Paese scarseggiano le mascherine protettive, nelle farmacie sono praticamente introvabili e anche ai sanitari, purtroppo, mancano. E, se queste sono diventate oggetti rari c’è una donna a Trapani, un’artigiana e creativa, che da casa – nonostante due bimbe piccole alle quali badare – ha preso ago, filo e stoffa e si è messa a l’opera per realizzarle.

Lei è Francesca Corso – la sua attività è nota come “Arte in Corso” – che con tanta determinazione e spirito di solidarietà, ha deciso di scendere in campo per dare il suo contributo alla lotta al coronavirus.
“Chi mi conosce sa: diverse volte ho messo in atto le mie capacità per giuste cause nel nostro territorio e anche adesso ho voluto farlo donando le mie mascherine”, scrive sul suo profilo Facebook.

Le mascherine che ha realizzato non vanno naturalmente a sostituire quelle sanitarie ma sono comunque dotate di filtri intercambiabili che possono essere riutilizzati. “Sono state donate – precisa l’artigiana nella sua pagina – a tutte quelle persone che hanno necessità di uscire per lavoro o per fare la spesa. Non mi sognerei mai di donarle a chi crede di poter stare in giro solo perché indossa una mascherina”.

Francesca è conosciuta in città per la sua bravura nella creazione di accessori unici e originali, oltre, ad essere impegnata nella cura e realizzazione di eventi. Le sue “mascherine solidali” saranno sicuramente alla moda, ma in un momento delicato come quello che stiamo vivendo poco importa apparire, ciò che è necessario è dare il proprio contributo per tutelare la propria salute e quella degli altri.

Ognuno di noi, rispettando le poche ed essenziali regole, può dare il proprio reale aiuto per vincere questa battaglia, ma è essenziale – come scrive Francesca – che “chi sa fare faccia, chi può aiutare aiuti. Insieme ce la faremo”.

Solo così, forse, andrà tutto bene.