L’arte dell’imponderabile e l’urto dell’impolverabile!

Penso che una delle prime domande da “PORCI” ma che tuttavia, credo che non sia mai “PORCO” il trapanese che ha contribuito a creare pazientemente, con il suo estro e la sua fantasia, ogni giorno, sacchetto dopo sacchetto, quest’autentica opera d’arte urbana sia:
“Qual è la differenza tra un cittadino “SPERTO” ed uno normale?”.
La risposta è semplice: “Quello normale rispetta e col suo rispettare merita ed ottiene rispetto, quello “SPERTO” (il furbo, l’arrogante, l’ignorante e spesso anche malandrino) SINNIFUTTE”.
Il risultato è questo! Guardatevi le foto e poi torniamo a parlarne…

Foto di Francesco Vivona

Credo che alla base di questo degrado ci sia solo una mancanza di educazione, che spesso è sinonimo di profonda e irrecuperabile ignoranza. Ciò che distingue i popoli tra loro è la capacità di rispettare la propria cultura, le proprie tradizioni, la propria storia, il proprio territorio. Sono valori che come un seme che diventa arbusto, e poi robusta quercia, devono essere giornalmente innaffiati dal buon senso e dall’amor proprio. Devono essere coltivati con pazienza e piccoli sacrifici che non possono mai essere sottoposti allo spicciolo interesse privato, bensì diventare cemento e mattoni del benessere comune.
La domanda che mi sono sempre posto da quando ero bambino, e che ancor oggi mi pongo senza trovare risposta è, come mai in una città come Trapani, dove soffia sempre il vento, dove aria, sole e mare hanno reso questo lembo di terra unico per geografia e bellezza… il suo popolo, la sua gente, qui nata e cresciuta, non abbia mai insegnato ai bambini che tutto ciò che viene gettato, abbandonato e dimenticato per le strade, il vento, che di questa città è sempre stato amato generoso sovrano ma anche padrone e despota, inesorabilmente te lo restituisce con incontenibile violenza estetica.
Se nessuno dei nostri padri, dei nostri nonni, dei nostri avi abbia mai insegnato ai bambini che nulla si deve lasciare “al vento” perchè col vento ciò che lasci, ti ritorna, SEMPRE! il risultato è questo!
Dalla carta della caramellina alla montagna di rifiuti, il passo è molto più breve di quanto sembri…
Il problema è solo questo.
la soluzione spetta a noi… con quell’educazione che non deve essere imposta, ma deve essere “normale” per tutti. Alla faccia degli “SPERTI”!
Nicola Conforti