“La spiaggia scompare e non si prendono provvedimenti”: l’allarme di Toscano

L’erosione delle coste aumenta: giorno dopo giorno, anno dopo anno, le spiagge della provincia, e principalmente quelle delle coste di Trapani e Erice, vengono “mangiate” dal mare. Al danno ambientale si aggiunge quello economico, per centinaia di milioni di euro l’anno, legati alla perdita di attività turistiche. Le cause della continua erosione delle coste vanno ricercate oltre che in parte nelle variazioni del livello del mare, soprattutto a interventi dell’uomo, spesso dissennati, quali urbanizzazioni lungo i corsi dei fiumi, cementificazioni degli argini dei fiumi e urbanizzazione delle coste.

Il consigliere comunale Massimo Toscano Pecorella sottolinea come a Trapani la situazione sia quasi paradossale. Ci sono i problemi ma non abbiamo neanche i mezzi per contrastarli.

“Attualmente il Comune – afferma Toscano Pecorella – sta perdendo delle possibilità finanziarie al fine di poter salvaguardare le proprie coste, e nello specifico la costa adiacente al lungomare Dante Alighieri, e in particolare la costa sabbiosa di Marausa, solo perché fino ad oggi non è stata inserita nella piattaforma “RENDIS” e di conseguenza non ha aggiornato il P.A.I. (Piano di assetto idrogeologico) che, difatti, alla unità fisiografica n. 14 non evidenzia lungo le coste di Trapani alcun tratto di pericolosità o di rischio”.

In pratica: per i tecnici del comune non esistono criticità. Ma basta fare una passeggiata al Lungomare Dante Alighieri per vedere, a occhio nudo, come mare si sia fatto sempre più vicino. Le azioni sono molteplici ma Massimo Toscano Pecorella ha una ricetta pronta.

“Sono sicuro che questa amministrazione, così come ha operato in altri settori, utilizzerà la stessa dovizia e lo stesso zelo per conferire incarico anche a professionisti esterni al fine di procedere con apposite relazioni alla realizzazione di schede apposite indicative delle criticità delle nostre coste per poi accreditarsi presso la piattaforma “RENDIS” al fine di modificare il P.A.I. – continua il consigliere comunale del capoluogo – e procedere così all’ottenimento di finanziamenti tramite bandi specifici del settore, che potrebbero permetterci di salvaguardare e tutelare le nostre coste con apposite tecniche innovative e garantire il rispetto dell’ambiente”.

Solo con una azione decisa la città di Trapani potrà continuare ad avere delle spiagge in futuro. Diversamente i cittadini saranno costretti a rinunciare alla sabbia e a trasferirsi in qualche comune vicino.