La sfida di Fratelli d’Italia: il comunismo, Tranchida e l’opportunismo

Ieri sera la compagine di Fratelli d’Italia si è presentata alla città. Padrone di casa Maurizio Miceli, portavoce provinciale del partito politico della Meloni. Presenti anche l’assessore Pappalardo e l’onorevole Varchi.

“Questa è una avventure difficilissima – afferma Miceli – . In questa città i partiti sono spariti e la cosa è stata palese durante l’ultima tornata elettorale. Tranchida è solo la solita storia comunista di questa città, cioè quella storia che va d’amore e d’accordo con l’opportunismo e la vicenda dei lavoratori della Trapani Servizi ne è l’esempio. Se vediamo Erice è anche peggio: pare si possa essere assunti solo se parenti del sindaco Toscano. Queste sono le tante situazioni che avviliscono il territorio. L’antipolitica cresce perché se questa è la politica, meglio cambiare pagina”.

L’obiettivo di Maurizio Miceli è del suo gruppo è chiaro: “Il nostro compito – dichiara il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia – è quello di recuperare un’ambiente politico che sebbene spaesato dagli sconvolgimenti degli ultimi anni rimane maggioritario a Trapani come nel resto della Nazione. Fratelli d’Italia si propone di diventare la casa di tutti gli orfani della politica, che non credono più in nessun interlocutore, che non hanno più riferimenti ma che rimangono fedeli alla triade stato, nazione, lavoro e che nel trapanese chiedono alle istituzioni di difendere e rilanciare le prerogative strategiche di porto e aeroporto”.

Parte quindi il lavoro in vista delle elezioni europee per il partito di Giorgia Meloni, anche nel territorio trapanese.