La senatrice della Lega Raffaella Marin ha visitato oggi la Casa Circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani.
Nel corso della sua permanenza nei reparti, ha preso atto delle condizioni strutturali dell’Istituto e si è soffermata anche ad esaminare le problematiche della Polizia Penitenziaria del carcere trapanese.
Accompagnata dal comandante di Reparto, il commissario coordinatore Giuseppe Romano, ha anche incontrato il personale in servizio con il quale ha dialogato.
Marin ha riportato in un post sui social la sua sensazione: “Nelle viscere della criminalità lavorano donne e uomini che; per 8 ore al giorno, servono il Paese, reclusi tra sbarre di sicurezza, a contatto con criminali, stupratori, mafiosi, psicotici, tossici, soggetti che il mondo non vuole più tollerare. Ogni corridoio è delimitato da una porta di acciaio che lascia spazio a sbarre scorrevoli e soffitti in ferro a griglia. Un rumore inquietante che si ripete ad ogni passaggio. Un profondo senso occludente che va oltre l’immaginazione. Sono le forze di Polizia Penitenziaria che, oggi a Trapani, mi hanno aperto quelle porte che li costringono a vivere per gran parte della loro vita, rinchiusi come criminali”.
La senatrice Marin ha sottolineato come nel carcere trapanese sono ospitati attualmente “560 detenuti, con un solo psichiatra e con una carenza alienante di personale” e ha definito gli agenti in servizio “offesi, oltraggiati, aggrediti e feriti, privi di sostegno psicologico. Questa Polizia disarmata e senza voce – ha proseguito la parlamentare leghista – chiede solo un po’ di dignità e di considerazione nel contesto lavorativo perché è di questo che si tratta: lavoro”.
La parlamentare della Lega, che è componente della XII commissione Igiene e Sanità del Senato, era accompagnata dallo psichiatra trapanese Nicolò Renda e ha anche voluto approfondire la questione dell’alto numero di detenuti con problemi psichici che, con la chiusura dei manicomi giudiziari, vengono inviati nelle carceri in attesa che si liberino i posti nelle REMS [ndr le Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza che li hanno sostituiti).
Per la senatrice Marin è “una situazione intollerabile che crea tensioni e disagi alla Polizia penitenziaria nella gestione di questi soggetti”, per i quali non è certo il carcere il luogo del trattamento.
La parlamentare presenterà una interrogazione al ministro della Giustizia sulla necessità di incrementare l’organico della Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Trapani sia per consentire al personale di operare con sicurezza sia per assicurare le attività trattamentali ai detenuti, indispensabili ai fini del loro reinserimento sociale.
Era alla guida di un‘imbarcazione che aveva portato dalla Tunisia numerosi migranti, il presunto scafista…
Terza edizione del #trapanisìgierre in onda su Radio Cuore e su Radio Fantastica alle 12.30…
Obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria per un 33enne pregiudicato di Mazara…
Seconda edizione del #trapanisìgierre in onda su Radio Cuore e su Radio Fantastica alle 11.30…
Domenica l'adesione al Manifesto Italia Gentile
Il Comitato dei genitori si dice molto preoccupato: già la settimana scorsa un caso simile…