Dalla pagina Satira Agrigentina il frutto ipotetico del connubio tra la storia siciliana e la politica della Lega
L’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana alla Lega ancora oggi, che ricorre il 74° anniversario dell’Autonomia Siciliana, non è stato ufficialmente assegnato.
Ieri ho ricevuto una nota da parte di un professionista trapanese, l’architetto Vito Corte, che ha detto la sua sulle voci e le notizie stampa che stanno circolando in merito alla possibile assegnazione di questo assessorato ad un esponente della Lega. Ecco cosa scrive in merito Vito Corte:
Per gli interessi generali non è sostanziale che questi sia iscritto o simpatizzante di questo o di quell’altro partito: anzi quella condizione se diventasse discriminante le scelte sarebbe proprio l’unica da scartare.
E’ invece sostanziale che il nuovo Assessore assuma quel ruolo a seguito di una valutazione comparativa nella quale siano attentamente ponderate le competenze e le qualità intrinseche: ivi comprese l’indipendenza e la libertà.
I Beni Culturali, l’Ambiente ed il Paesaggio, i Beni Archeologici, quelli Etnoantropologici e Librari, quelli Storici ed Artistici, le coste ed i mari non sono infatti merci acquistabili al mercato dello scacchiere politico né delle pressioni speculative: pur costituendo parte integrante della realtà di un popolo ed anzi avendo la potenzialità di migliorare la qualità della vita di chi ne beneficia, devono restare argomenti separati dai bilanciamenti ponderali degli interessi di parte.
Dunque si aspetta con interesse di conoscere quali saranno le motivazioni a supporto della scelta per il nuovo Assessore: si aspetta di apprezzarne la sua storia personale pregressa che sia sì tanto significativa e pertinente da motivare l’assunzione di sì tanto importante ruolo.
Si aspetta di conoscere quali siano stati gli argomenti per quella necessaria valutazione comparativa tra le altre intelligenze che parimenti al designato assessore siano state scartate in favore di questi.
Si aspetta infine una politica di realmente autorevole salvaguardia, tutela e valorizzazione dell’immenso patrimonio materiale ed immateriale che viene affidato alla gestione della Regione Siciliana.
Siccome l’aspettare invano alimenta sovente speranze fallaci insieme con l’attesa si programma l’azione: e dunque è bene che si sappia fin d’ora che il machiavellismo applicato ai beni culturali troverà ben determinati antagonisti, giammai rassegnati.
L’approfondimento a queste dichiarazioni nell’intervista che abbiamo realizzato nel primo pomeriggio di oggi. Per ascoltare schiaccia PLAY:
E, giusto per sdrammatizzare sull’argomento, è ormai diventata virale la Nota Vocale che ieri il comico siciliano Roberto Lipari ha indirizzato al governatore della Sicilia Nello Musumeci:
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