Il genio di Charles M. Schulz era solito far utilizzare al suo Snoopy la frase “Era una notte buia e tempestosa” come incipit dei suoi numerosi racconti battuti a macchina. Sebbene il Consiglio comunale di Trapani abbia iniziato la trattazione del regolamento di aiuti alle micro e piccole imprese danneggiate dall’emergenza epidemiologica da Covid-19 relativamente presto, la seduta è stata sicuramente tempestosa, non certo buia nelle prime ore.
Inizio alle ore 15, fine non pervenuto. Si è andati avanti fino a sera visto che sono numerosi gli emendamenti: 22 in totale. Inoltre, i lavori del Consiglio comunale di Trapani prevedono che nei regolamenti (come in questa occasione) i consiglieri votino per ogni singolo articolo.
Per evitare che i tempi si allungassero troppi, il presidente Giuseppe Guaiana ha proposto all’aula un tempo contingentato: 15 minuti per la discussione generale del regolamento, 5 minuti per ogni singolo articolo, 5 minuti per ogni singolo emendamento e 5 minuti per la discussione di voto. Tutti ovviamente per singolo consigliere.
“Questo non è un regolamento per sgravi ma un regolamento di aiuti alle imprese” afferma in aula l’assessora Andreana Patti. “Si trattano di misure sostegno, contributi, parametrati alle tasse, almeno quelle in conto di esercizio. Quando saranno definite le misure di ristoro ai comuni per le esenzioni applicheremo anche questo e i fondi, quindi, verranno aggiunti”.
Particolarmente dibattuto è stato l’articolo 4 che regolamenta i requisiti generali che ha visto 5 emendamenti presentati.
“Una maggioranza marionetta, quella di Tranchida” attaccano le consigliere Chiara Cavallino e Francesca Trapani del Movimento 5 stelle.
Durante la loro esposizione, le pentastellate sottolineano che “Più di 6 ore di consiglio comunale e nessun intervento da parte dei consiglieri della maggioranza. Quando si tratta di eseguire i diktat di Tranchida, come l’approvazione del regolamento sulle misure di sostegno alle microimprese, i suoi consiglieri marionetta restano in silenzio. Un triste e vergognoso silenzio”.
“Le nostre proposte – concludono Francesca Trapani e Chiara Cavallino – , di conseguenza, sono state respinte in silenzio, senza che nessuno abbia osato spendere una parola, se non la forza del voto contrario pronunciato al microfono”.
Insomma, la riunione continua mentre chi scrive va a dormire. Si farà notte: nella speranza che non sia buia e tempestosa, come diceva Schulz con i suoi Peanuts.