I finanzieri del Gruppo di Trapani hanno rinvenuto in un emporio
commerciale trapanese gestito da cittadini cinesi 537 mascherine esposte in vendita, di cui 116 del tipo FFP2, prive di marcatura CE.
Le confezioni del tipo FFP2, contenenti ciascuna una mascherina e con informazioni e istruzioni per l’uso in sola lingua cinese, erano vendute al prezzo di euro 6 cadauna, mentre le restanti mascherine (assimilabili a quelle “chirurgiche”) venivano vendute in confezioni, con scritte in inglese, da venti pezzi, a 25 euro a confezione.
Di tutti i prodotti non è stato possibile rinvenire alcuna fattura di acquisto o altra documentazione contabile idonea ad attestarne la provenienza e la conformità alle vigenti
disposizioni in materia sanitaria.
Il titolare dell’impresa è stato denunciato per frode nell’esercizio del
commercio. Le mascherine sequestrate, dietro autorizzazione della Procura della Repubblica di Trapani,
sono state comunque consegnate all’ASP di Trapani – che ne ha previamente verificato l’utilità e non nocività – per contribuire a sopperire al fabbisogno di dispositivi di protezione
individuale da parte degli operatori sanitari locali, quotidianamente impegnati in prima linea
nella strenua lotta contro l’emergenza epidemiologica da COVID-19.
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