La Bohème al Teatro Massimo ed è subito Natale

Dal 13 al 23 Dicembre andrà in scena al Teatro Massimo di Palermo la Boheme;

Musica di Giacomo Puccini
Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica

Direttore Daniel Oren

Regia Mario Pontiggia
Ripresa da Angelica Dettori

Scene e costumi Francesco Zito

Luci Bruno Ciulli
Assistente ai costumi Chicca Ruocco

Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Teatro Massimo

Il 12 dicembre alle 18.30 la prova generale dell’opera lirica “La Boheme” è stata dedicata ad una raccolta fondi a favore di Medici Senza Frontiere e servirà a sostenere le missioni in tre 70 paesi ne mondo, e date in programma saranno invece:

Gio 13 dicembre 2018, Turno Prime ore 20:30

Ven 14 dicembre 2018, ore 18:30

Sab 15 dicembre 2018, Turno F ore 20:30

Dom 16 dicembre 2018, Turno D ore 17:30

Mar 18 dicembre 2018, Turno Fuori Abbonamento ore 20:30

Mer 19 dicembre 2018, Turno C ore 18:30

Gio 20 dicembre 2018, Turno Opera ore 18:30

Ven 21 dicembre 2018, Turno B ore 18:30

Sab 22 dicembre 2018, Turno Danza ore 18:30

Dom 23 dicembre 2018, Turno Fuori Abbonamento ore 17:30

La Boheme nasce dopo tre anni di lavoro di Giacomo Puccini compiuto nei dintorni di  Milano , e racconta dell’esistenza spensierata di un gruppo di giovani artisti bohémien costituisce lo sfondo dei diversi episodi in cui si snoda la vicenda dell’opera, ambientata nella Parigi del 1830.

La musica è allegra, spensierata, nonostante siano degli squattrinati che cercano di scaldarsi nella soffitta gelida dove abitano, avvicinandosi al fuoco del camino. Marcello dipinge mentre Rodolfo usa le pagine di un suo poema per ravvivare il fuoco. E’ la vigilia di Natale.

Una storia di amori, povertà sofferenze ma di speranza, la stessa che avvolge gli artisti di tutti il mondo.

Opera autobiografica contribuisce notevolmente alla diffusione di quel modus vivendi al punto da ispirarne il nome: “bohèmien” diviene, da quel momento, il sostantivo ufficiale per indicare uno stile di vita improntato ad una libertà trasandata, spensierata, povera, a tratti malinconica.

Veronica Orazi