È stato presentato presso la sala Fulvio Sodano di Palazzo d’Alì il progetto Re-Coll: Rete integrata per la ricollocazione approvato a valere dell’”Avviso 10/2016 per la presentazione di operazioni per l’inserimento socio-lavorativo dei soggetti in esecuzione penale”.
Ha come obiettivo quello di migliorare e accrescere le condizioni di occupabilità di quei soggetti in situazione di svantaggio o di disagio sia economico, sia lavorativo, sia socio-familiare che sono a rischio di esclusione sociale e che si candidano a frequentare un percorso integrato di orientamento, formazione, tirocinio e accompagnamento all’autoimpiego. Si intende inoltre, supportare i beneficiari nell’accesso ai servizi territoriali pubblici e privati che possono garantirne e facilitarne il pieno re-inserimento nella società. Il fine è quello di sviluppare un percorso che, a partire dalla prima azione di definizione individuale delle attività, accompagni ogni singolo beneficiario nello sviluppo di azioni che meglio possono facilitare l’approccio al mercato del lavoro.
Destinatari dell’azione sono 120 soggetti (uomini e donne) da un minimo di 30 a un massimo di 50 soggetti in esecuzione penale intramuraria e da un minimo di 70 a un massimo di 90 soggetti in esecuzione penale esterna o sottoposti a misure di sicurezza o in sospensione del procedimento per messa alla prova.
Domenico Orabona, amministratore delegato di Eyes, azienda capofila del progetto, ha commentato: “Questo progetto rappresenta la possibilità di una ripartenza per i fruitori finali del progetto che sono persone svantaggiate e che hanno o stanno vivendo un momento delicato della loro vita. Trapani sarà un vero laboratorio, significa far partire l’incrocio tra domanda e offerta e sensibilizzare il territorio ad accogliere e dare una nuova possibilità a questi ragazzi”.
Entusiasta anche Carlo Parrinello, dirigente della UNSIC (Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori) che rappresenta gli imprenditori: “Il nostro ruolo è determinante perché siamo il soggetto destinato ad ospitare sei lavoratori in tirocinio che poi verrà ricollocato”.
“La nostra costituzione prevede interventi per dare un’altra opportunità a chi ha sbagliato” dice il sindaco Giacomo Tranchida. “Durante questo percorso di accompagnamento, il Comune può valorizzare le capacità professionali di queste persone”.