Tra le nuove terapie in corso di sperimentazione contro il coronavirus si profila pure la “Purificazione del sangue” mediante sistemi il trattamento COVID-19.
Gli studi hanno dimostrato che l’uso di terapie di sostituzione renale continua (CRRT-DIALISI), per i casi confermati di COVID-19, ricoverati in terapia intensiva con insufficienza respiratoria che richiedono purificazione del sangue, mostrano una prognosi migliore con una alta percentuale di regressione dell’insufficienza respiratoria acuta.
È stato ipotizzato che la purificazione del sangue riducendo i livelli di citochine pro-infiammatorie nel sangue, consentirebbe un processo accelerato di guarigione.
Nei casi più gravi di COVID-19, i pazienti possono sviluppare un danno renale acuto (AKI), una condizione in cui i reni improvvisamente smettono di funzionare. Avviene quello che viene definito per i non addetti ai lavori un “blocco renale”.
Diverse sono le ipotesi sui possibili meccanismi che potrebbero determinarlo, ma si pensa che gli alti livelli di mediatori infiammatori circolanti nel sangue come risposta del sistema immunitario al virus “anticorpi” ne sia il maggiore responsabile.
Durante la terapia di purificazione del sangue, il sangue del paziente passa attraverso set di filtri particolari e rimuove contemporaneamente le citochine, l’endotossine virali e le tossine uremiche, prima di restituire il sangue del paziente al corpo depurato.
Si è inoltre ipotizzato che vi sia un effetto protettivo dell’eparina somministrata in dialisi sulla prevenzione dei fenomeni tromboembolici frequenti nei pazienti gravi colpiti dal coronavirus, in quanto l’eparina proteggerebbe dall’occlusione e formazione di microtrombi nei piccoli vasi polmonari che si è visto contribuisca a far peggiorare l ‘insufficienza respiratoria nei pazienti positivi al Covid-19.
Anche nel territorio trapanese sono presenti strutture eccellenti di Dialisi, e il Direttore Generale dell’Asp di Trapani, Fabio Damiani ha predisposto che sia l’U.O. di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale “Paolo Borsellino” di Marsala convertito ad “Ospedale Covid-19″ a fronteggiare eventuali emergenze trattando pazienti Covid-positivi che necessitano di trattamento emodialitico.
Speriamo che nessuno necessiti di trattamenti dialitici sostitutivi di depurazione del sangue e che il numero di contagi si riduca progressivamente.
Amici miei, sono contento perché in Italia e nel mondo si sono istituite diverse “Task force” di illustri colleghi medici, biologi, nefrologi, infettivologi, virologi, anestesisti, coinvolti tutti nel trovare terapie che ci aiutino ad affrontare e sconfiggere questa malattia che nessuno conosceva. Tutti insieme, per capire come si comporta il virus e come fronteggiarlo.
Sono fiducioso che presto si arriverà al vaccino o all’introduzioni di terapie alternative che ci permetteranno di tornare alla nostra vita in piena libertà.
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