Indagine sul co-marketing per l’aeroporto di Trapani, rinviati a giudizio tutti gli indagati

La Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Trapani Katia Brignone ha deciso per il rinvio a giudizio di tutti gli indagati nell’ambito dell’inchiesta sul co-marketing per l’aeroporto di Trapani.

La data dell’udienza è stata fissata al prossimo 16 ottobre. I reati contestati dalla Procura di Trapani ad amministratori e sindaci di Airgest sono peculato e falso in bilancio ma quest’ultimo reato, per le vicende dal 2011 a 2013, è stata dichiarata l’inammissibilità per intervenuta prescrizione.

Secondo l’accusa, rappresentata dalla sostituta procuratrice Rossana Penna, gli indagati avrebbero utilizzato tecniche di bilancio tali da costituire false comunicazioni sociali sulla capitalizzazione dei costi del co-marketing, relativi agli accordi con l’AMS, società che cura la pubblicità di Ryanair. Inoltre avrebbero ritardato nel versare all’erario, rispetto ai termini prescritti dalla legge, i diritti d’imbarco riscossi dai vettori.

Tesi sempre respinte dai vari amministratori – tra cui l’attuale presidente Salvatore Ombra – che hanno sostenuto tramite i propri legali e anche pubblicamente, la correttezza del proprio operato, sottolineando, che mai un euro, cosa neanche ritenuta dall’accusa fra l’altro, è stato oggetto di appropriazione personale ma finalizzato esclusivamente alla continuità aziendale dello scalo.

Le indagini e l’attuale procedimento sono nati a seguito di esposti presentati dai deputati regionali del Movimento 5 stelle Valentina Palmeri e Sergio Tancredi e dal senatore Maurizio Santangelo.